mercoledì 17 febbraio 2021

17 febbraio: giornata del gatto


Dico solo una cosa: non vorrei mai che i gatti fossero diversi da quello che sono! L'esperienza mi dice che se uno ama i gatti ama essere una persona che cerca  la possibilità di essere autentico, autonomo e indipendente e apprezza le persone che desiderano esserlo. Quasi sempre è  anche una persona che ama entrare in relazione con le persone che, come lui, rispettano la diversità degli altri. T
utti gli animali, come tutte le persone, noi compresi, se ci rispettano, vanno rispettati!

Buona giornata del gatto al gatto che è dentro di noi! 

9 commenti:

Giulia Lu Mancini ha detto...

Amo moltissimo il modo di essere del gatto e amo i gatti, anch’io non li vorrei assolutamente diversi da come sono.

alberto bertow marabello ha detto...

Non so che significato pisicorecondito ci sia dietro, non ho proprio idea, ma i gatti che ho avuto sono stati degli amori totali. Da non credere
😀

Franco Battaglia ha detto...

Un anno fa ho regalata una gatta a mia sorella. E la padrona di casa, quando sono là me la coccolo a non finire. Di avere un gatto in casa invece non se ne parla, mia moglie non vuole e la casa è talmente colma che il rischio disastro ambientale è più che una minaccia. Mai dire mai, comunque..

cristiana marzocchi ha detto...

Invece io ho un cane, 'dentro'.
Occorrerebbero molte sedute psicoterapeutiche per spiegarti il perchè.
Leggo sempre i tuoi post, che sono utili lezioni di vita e non commento perchè non avrei nulla da aggiungere.
Cri

giorgio giorgi ha detto...

Grazie. Mi fa piacere che tu me l'abbia detto. W i cani!!!

silvia ha detto...

Mio figlio ha un gatto. Settimana scorsa questo gatto che poi è una gatta e si chiama Guinness l'ha visto piangere e non si dava pace. Come fa un gatto a capire che stai piangendo, visto che lui non piange? Credo che abbia semplicemente visto una mimica facciale che non gli tornava..

giorgio giorgi ha detto...

Non credo sia solo questione di mimica facciale, credo che i gatti, come tante altre specie di animali, siano istintivamente in contatto con il benessere o malessere degli altri esseri viventi. Come noi che istintivamente possiamo sentire se una persona non sta bene anche se non ce lo comunica con le parole. E' un sentire che va da pancia a pancia, fondato sul sentire e non sul capire.

Nou ha detto...

Ho avuto 4 gatti nella mia vita, di cui 3 contemporaneamente con aggiunta di due cani per un totale di nove, con noi, occupanti un appartamento di 94 mq. È stata una esperienza impegnativa ma indimenticabile per il pieno di vita vissuta insieme. Ora vivo con mio marito e Briscola, uno dei tre, che ora ha 18 anni e qualche mese. È il gattino cresciuto nell'incavo della mia clavicola sinistra e cercava il latte dal lobo del mio orecchio. Si lasciava avvicinare solo da me. Poi abbiamo imparato a "parlarci" e a coccolarci a vicenda. Tremo al pensiero della sua età avanzata. E per la mia (età avanzata) provo solo un po' di malinconia perché ho imparato molto come si deve vivere e morire, da loro.
Avrei voluto aggiungerti fra gli amici, ma da qualche tempo non riesco a entrare nel mio blog da PC e dallo smartphone riesco a fatica a postare qualche testo. Sono imbranata e i miei figli non hanno tempo di starmi dietro!
Grazie per i tuoi post e di essere passato da me.
A presto
Nou

giorgio giorgi ha detto...

Grazie a te!