giovedì 21 aprile 2022

un foglio bianco


Cosa stai aspettando, foglio bianco
che mi guardi in silenzio,
chiedendomi di agire?
Cosa ti aspetti da me,
cosa vorresti che scrivessi?
Tu ti accontenti di qualsiasi cosa, 
di un disegno, di un pensiero,
di uno scarabocchio colorato, una poesia.
Ma io sono diverso da te,
io voglio scrivere qualcosa che abbia senso,
qualcosa che serva a qualcuno,
qualcosa che arricchisca chi mi legge
e che lo faccia pensare.
Ma oggi non sono in vena,
oggi sono stanco e non riesco a creare nulla.
Però, mentre ti parlo,
mi viene in mente che tu sei un po' come la vita,
i giorni come tanti fogli bianchi
a nostra disposizione per lasciare delle tracce,
per raccontare chi siamo, cosa sentiamo, cosa pensiamo,
Per far sapere a chi si imbatterà nei nostri scritti, 
nei nostri disegni o nelle persone 
che ci hanno conosciuto,
che siamo esistiti davvero,
che abbiamo pensato con la nostra testa,
che abbiamo tentato di dare un contributo
al mondo, raccontando di noi,
perchè così ci andava di fare.
Noi abbiamo sognato un mondo dove le persone 
si potessero incontrare e parlare liberamente,
rispettandosi 
e dandosi fiducia l'uno con l'altro,
un mondo di pace, amore e libertà,
come si diceva una volta, tanto tempo fa.
Ma niente è facile e duraturo,
tutto si trasforma facilmente in slogan,
rischia di diventare superficiale 
e di perdere il suo vero senso e il contenuto.
Comunque è meglio che scriviamo qualcosa,
qualcosa di vero, però,
per non diventare anche noi come te,
foglio bianco, che contieni tutte le possibilità
ma non ne realizzi mai nemmeno una.

(Nella foto in alto una possibilità 
che ho contribuito a realizzare 22 anni fa)