venerdì 31 luglio 2020

l'amore

Marc Chagall - Il concerto (1957)
Comprate l'amore a poco prezzo,
è in svendita, offerta speciale!
L'amore senza fatica,
basta allungare la mano e coglierlo.
L'amore che ti rende felice
ogni giorno, da qui all'eternità.
L'amore che risolve tutti i tuoi problemi,
non sarai mai più solo e triste.

Non ne posso più di questi imbrogli,
di questi sentimenti che
nemmeno all'asilo infantile 
i bambini sono così ingenui.

L'amore è una cosa seria e allegra, 
semplice e complessa,
è un dare e un ricevere,
un sapere e un non sapere,
un mistero e una certezza.



giovedì 23 luglio 2020

trasmettere ai figli l'abc dei sentimenti

Immagine tratta dal film "Inside out" (Pixar, 2015)
La notizia è che sette ragazzi e ragazze di 16 anni sono stati trasportati d'urgenza all'ospedale in coma etilico per aver ingurgitato bevande alcooliche in modo esagerato durante una nottata trascorsa in una discoteca della riviera romagnola che quella sera conteneva duemila persone.
Alcuni genitori, intervistati, hanno accusato con violenza i gestori della discoteca che, a loro dire, non hanno controllato a sufficienza che i minorenni non assumessero alcoolici durante l'evento. La discoteca è stata poi chiusa dal questore per dieci giorni.

Aldilà delle difficoltà di controllare se nei tavoli dove siedono minorenni e maggiorenni i primi si limitino a bere analcoolici, sappiamo tutti (a me lo dice mio figlio ventenne) che ci sono discoteche dove gli alcoolici vengono serviti senza controllo anche ai minorenni e questo è odioso e va punito rigorosamente.
Ma, detto questo, spero che questi genitori si siano anche interrogati sullo stato del loro rapporto col proprio figlio, il quale a 16 anni non ha maturato la consapevolezza e l'amore per se stesso per non farsi del male bevendo tanto alcool al punto di andare in coma etilico. 
Spero che si siano chiesti se hanno trasmesso ai figli l'abc dei sentimenti, l'affetto profondo per se stessi e per gli altri, unitamente al dolore per il proprio e l'altrui stare male, sentimenti che sicuramente aiutano a non andarsi a cacciare con leggerezza in situazioni pericolose e ad alto rischio.
Perchè dietro a tutti questi comportamenti nei quali gli adolescenti mettono a repentaglio la propria vita (bere smodatamente alcool, guida spericolata, assunzione massiccia di sostanze stupefacenti, salti da balcone a balcone o da tetto a tetto, ecc.) c'è, a mio avviso, una quasi totale inconsapevolezza della bellezza dello stare al mondo, dell'importanza dei rapporti affettivi e della vita in generale; il rischio di morire a causa dei comportamenti che mettono in atto non sembra essere per loro molto importante.
Ora, è chiaro che il problema è anche sociale, ma la società non è un'entità astratta, siamo noi singoli che componiamo la società, creando famiglie e mettendo al mondo figli della cui formazione anche affettiva abbiamo la responsabilità almeno fino alla loro maggiore età.
Spero vivamente che i genitori di questi ragazzi, oltreché prendersela giustamente coi titolari della discoteca, trovino il tempo e il modo di parlare coi propri figli sgridandoli con amore, cioè comunicando con forza e chiarezza la loro grande arrabbiatura e il  loro profondo dolore per il male che essi si sono provocati a causa dei loro stupidi comportamenti.
Questa arrabbiatura dovrebbe, a mio parere, essere espressa in modo tale da essere percepita dai figli non come uno sfogo contro di loro, ma per loro, come qualcosa che nasce da tre sentimenti uniti insieme: l'amore del genitore per i figli, il dolore per ciò che è successo e il profondo desiderio che essi vivano il più possibile sani, sereni e magari anche felici.




sabato 18 luglio 2020

un bravo psicoterapeuta

Augusto Romano, un mio collega che stimo molto, alla domanda "Come deve essere un bravo psicoterapeuta?" ha risposto: "Secondo me dovrebbe essere capace di: empatia, immaginazione, resistenza alla frustrazione, controllo delle proprie inclinazioni narcisistiche, riuscire a sopportare i comportamenti seduttivi o aggressivi del paziente, avere un'ironia non distruttiva, non essere troppo preoccupato dei risultati, essere in grado di lasciare andare il paziente quando è il momento, rispettare quasi religiosamente il "destino" dell'altro".
Sono completamente d'accordo.

domenica 5 luglio 2020

la nostra identità, come un viaggio, cambia un po' ogni giorno

E' impossibile sapere con certezza, una volta per tutte, chi sono io, perchè le esperienze della vita ci fanno cambiare continuamente e non possiamo sapere come ci comporteremo di fronte a situazioni che non abbiamo mai vissuto prima.
Tuttavia, noi abbiamo una nostra identità, anche se si modifica nel tempo. L'importante è conoscere qual'è la nostra verità attuale, riuscendo a distinguere quali sono le aspettative degli altri su di noi da ciò che è autenticamente il nostro pensiero o il nostro sentimento.
In psicoterapia, questa è una delle mete più importanti da raggiungere: riconoscere quelle che sono le verità altrui, riservandosi il proprio spazio di libertà, di ascolto profondo di se stessi, per sentire quali sono i nostri autentici desideri e bisogni, al fine di cercare le vie migliori per poterli poi realizzare.
Con gli altri è bello dialogare, a patto che si salvaguardi e si rispetti il diritto reciproco di essere diversi, di avere il piacere di possedere due identità differenti.
Per conoscere sempre meglio la nostra identità non bisogna avere fretta, non ci sono facili scorciatoie: il processo che ci porta a prendere coscienza sempre di più di chi siamo veramente deve avere ritmi e tempi naturali e dura tutta la vita.
Dobbiamo essere consapevoli che è un processo, un percorso, una specie di viaggio che va goduto il più possibile, giorno per giorno, accettando che possano capitare anche momenti difficili o negativi. E' lo spirito del viaggio, dell'esplorazione, del desiderio di scoprire che non deve mai mancare. Ricordo sempre con piacere le parole di Andrea Camilleri che, ormai vecchio e vicino alla fine, alla domanda se avesse paura della morte, rispose che non aveva paura, ma che era curioso di viverla.