martedì 5 gennaio 2021

ho dimenticato qualcosa?

Cerchiamo di non esagerare, la vita normalmente consiste solo di questo: nascereessere figlio, diventare adolescente poi adulto, conoscersi, misurarsi col coraggio e la paura, divertirsi, soffrire,  innamorarsi, riuscire ad amare qualcuno, avere buoni rapporti con gli animali e la natura, saper stare da soli, avere degli amici, delle passioni, un lavoro e una casa, a volte vivere in coppia e diventare genitore, raggiungere il massimo delle energie fisiche, iniziare a declinare in modo naturale, sopravvivere alle separazioni e ai lutti e, per ultimo, preparare il commiato affrontando il mistero della morte.

Ho dimenticato qualcosa?

14 commenti:

Graziana ha detto...

Che bello ... semplicemente grazie

Franco Battaglia ha detto...

Direi, riuscire a saper sorridere e meravigliarsi sempre. ;)

Sara ha detto...

Sì, hai dimenticato "Vivere"! Messa così sembra sopravvivenza. 😉
Ciao Giorgio!

Maria D'Asaro ha detto...

La questione è: che senso ha tutto questo? E te lo chiedi doppiamente se ti fa figura il dolore, il male, la solitudine...

Franco Battaglia ha detto...

La risposta di Maria, mi ricorda la classificazione ufficiale che la Psicologia propone delle sei Emozioni principali: 4 negative (paura, rabbia, tristezza, disgusto), una variabile (sorpresa) e una positiva (gioia).
Non la trovate vagamente disequilibrata? ;)

giorgio giorgi ha detto...

@franco: la teoria delle sei emozioni primarie di Elkman e Friesen è solo una delle diverse teorie esistenti in materia e in effetti concordo con te che è un po' squilibrata! Il problema è che chi fa teorie in psicologie difficilmente può prescindere completamente dalla propria personalità, che influenza sempre un po' il modo di vedere le cose. Forse questi due autori non erano degli allegroni...
Invece di dividere troppo nettamente le emozioni in positive e negative, sarebbe forse più utile dire che tutte le emozioni possono essere utili e costruttive, in base al modo in cui vengono usate perchè, ad esempio, la paura può servire a salvarsi, la rabbia meglio esprimerla nei modi giusti che tenerla dentro, ecc.

giorgio giorgi ha detto...

@maria: il problema che poni tu è fondamentale. Ma una risposta rassicurante credo non esista. Semplicemente la vita è così. Ci sono persone bersagliate da dolori e lutti, che muoiono dopo pochi mesi o pochi anni di vita, altri che campano fino a cent'anni senza gravi malattie. In realtà non possiamo controllare la vita. Tutto quello che possiamo fare, dentro ai nostri limiti, è fare del nostro meglio per noi stessi e per gli altri, sviluppare un sentimento di solidarietà, in sostanza amare noi stessi e gli altri nello stesso modo. Ma sempre uomini siamo e in quanto tali siamo piccoli, molto piccoli rispetto alla Vita.

Annamaria ha detto...

Vita è tutto quello che hai scritto, animato dal fatto di avere un fine...oltre che una fine.
Grazie!!!

giorgio giorgi ha detto...

Sì, avere un fine è fondamentale!

OLga ha detto...

Io ho sempre avuto un obiettivo nella mia vita,sono stata solidale con gli altri anche gli altri non lo sono stati con me.Comunque sono contenta così.Buona serata di Epifania!

giorgio giorgi ha detto...

È bellissimo poterlo dire! Buona serata anche a te.

alberto bertow marabello ha detto...

Io aghiungerei anche "sognare"
e non solo perché ho sempre sonno
😀

alberto bertow marabello ha detto...

Agghiungherei?
😬😬😬
Vabbè
Aggiungerei

giorgio giorgi ha detto...

Agghiunghi, agghiunghi pure...