venerdì 8 ottobre 2021

salute mentale e pazzia

 

Una mia paziente schizofrenica  mi ha detto che quando è nata sua figlia, le ha messo anche delle tutine azzurre, perché era un colore che le piaceva e secondo lei le stava bene, aggiungendo: ma perché i maschi non possono portare vestiti rosa? Il rosa può stare bene anche a un maschio.


Si può imparare molto da chi ha sofferto tanto nella vita al punto da diventare strano o folle, si può essere aiutati ad andare aldilà dei modelli abituali di comportamento, a recuperare spazi di libertà di pensiero; e questo può sembrare un mistero per chi è abituato a dividere, a separare nettamente il bene dal male con troppa facilità, a rimanere fedele a quella nitidezza che permette di guardare solo la superficie delle cose.

E anche la salute mentale e la pazzia, forse, sono due opposti che dobbiamo cercare di integrare tra loro per vivere meglio la nostra vita






 


6 commenti:

alberto bertow marabello ha detto...

È che tendenzialmente tendiamo a dividere tutto ed inscatolare cose, situazioni e pure persone. Così tutto è più semplice, più facile, più banale

Ernest ha detto...

faccio parti di un gruppo teatrale integrato tra pazienti psichiatrici, educatori, attori e cittadinanza. Ho imparato più in questo gruppo che in altri modo, ho imparato ad ascoltare soprattutto.

Andrea Sacchini ha detto...

L'immagine che si vede cliccando qui ritrae Luigi XIV, detto anche il Re Sole, che ha governato la Francia a cavallo tra il 1600 e il 1700. Come è vestito? Calzamaglia aderente bianca, tacchi, parrucca con capelli lunghi, tutte caratteristiche che oggi mettiamo in relazione al sesso femminile. Allora (non stiano parlando di ere geologiche, ma di due secoli fa) erano le caratteristiche che maggiormente rappresentavano la mascolinità.
Tutto questo per dire che i modelli abituali di comportamento non sono entità sovrannaturali inamovibili e granitiche sempre uguali, ma sono modelli culturali che cambiano e si modificano col passare del tempo. È naturale che sia così.
Chi è strano o folle probabilmente è più facilitato nel compiere l'operazione di andare al di là degli stereotipi e dei pregiudizi. Noi facciamo più fatica, purtroppo.

Pia ha detto...

Quel di cui non ci rendiamo conto è che siamo tutti un po' folli, tutti possiamo avere caratteristiche mentali diverse dall'altro e per questo risultare strani l'uno all'altro e spesso capita di sentire cose da loro che se valutate con attenzione insegnano, ci fanno riflettere e ci fanno rendere conto che magari i matti siamo noi.
Sì, credo che bisogna imparare tutti a trovare un equilibrio ad amalgamare secondo giusta misura la salute mentale e la follia.
Buona serata Giorgio e grazie per questa e tutte le tue riflessioni. Ciao.

giorgio giorgi ha detto...

@Alberto, Ernest, Andrea e Pia: quattro commenti che condivido pienamente. Ciascuno di voi ha acceso una propria luce sul tema e sinceramente li ho letti con grande piacere. Aggiungo il commento di una mia amica che mi ha detto che l'ha molto colpita il concetto da voi condiviso che salute mentale e pazzia sono i due estremi di una linea continua che le unisce e non, come spesso si ritiene, due cose completamente separate tra loro.

Franco Battaglia ha detto...

A volte guardiamo alla follia con occhio razionale, e ci perdiamo la bellezza dell'oltre. Dovremmo sempre dedicare tempo allo stra-ordinario, e la curiosità, in questa ottica, è maestra esemplare. Rimanere nel proprio guscio offre sicurezza, questo è certo, ma ci priva di visionarietà, di bellezza.