venerdì 11 dicembre 2020

ogni persona, come ogni relazione, è una poesia

Entra una persona nuova nel mio studio. La accolgo: io sono una fila di punti interrogativi.

E' lì per raccontarmi la sua vita, quel filo rosso che lo accompagna da sempre e che si è riempito di piccoli e grandi nodi che da solo non riesce più a sciogliere.
E' una persona, un essere umano, ha un cuore che sente dolore.
E' dubbioso, non sa dove andare, ha perduto la traccia del sentiero che stava percorrendo.
Si siede.
Da dove devo cominciare? mi chiede.
Da dove vuole, rispondo.

Lo osservo, vedo la sua postura, vedo la posizione del suo corpo sulla poltrona, guardo le tensioni che lo irrigidiscono, ascolto la sua difficoltà nel cominciare a parlare, a dire di sé, a prendere in mano il suo gomitolo male arrotolato.
Non è facile, mi dice.
Lo so, gli rispondo, e vorrei aggiungere: ci sono stato anch'io, e molto a lungo, a suo tempo, seduto sulla poltrona di chi chiede aiuto.
Non ha ancora cominciato a raccontarmi la sua vita e già sono in relazione con lui, perché il modo in cui si è presentato, le cose che mi ha detto, come le ha dette, ogni movimento del suo corpo, mi sono entrati dentro, suscitandomi delle emozioni, dei collegamenti interiori, delle risposte istintive.

Le medesime parole dette da due persone diverse hanno significati diversi.
La psicoterapia viene definita la cura con le parole ma non ha parole standardizzate, uguali per tutti, perché non esiste un paziente uguale ad un altro, così come non esiste un essere umano uguale ad un altro.
Nessuna persona suscita sentimenti uguali.
Nessuna seduta è uguale ad un altra.
Si è esattamente quel che si è in quel preciso istante, non si è mai uguali a ciò che si è stati in un momento precedente.

Non è detto che si vada avanti a lavorare insieme, ci si può anche fermare subito, sentire e capire che non è un incontro fecondo.
Oppure si può decidere di iniziare insieme un viaggio di cui non si sa nulla di preciso, se sarà lungo o breve, se darà pochi o molti frutti. L'unica cosa che si sa con certezza in quel momento è che vale la pena, quel viaggio, di iniziarlo.
Un viaggio mai scontato, mai fatto da altri nello stesso modo, perchè ogni persona, come ogni relazione, è una poesia e tutte le parole della psicoterapia sono (o dovrebbero essere) parole poetiche.

11 commenti:

giorgio giorgi ha detto...

Se puoi, cerca ancora, non perdere la speranza di trovare una persona che provi piacere a stare al tuo fianco condividendo le tue difficoltà. La relazione affettiva tra paziente e terapeuta è fondamentale, non è solo una questione tecnica. Mi hai fatto venire in mente il proverbio "Chi cerca trova!". In bocca al lupo! Leggi qualche libro di Eugenio Borgna, uno psichiatra novantenne che ha dedicato tutta la vita a stare insieme, con affetto, ai suoi tanti pazienti anche psichiatrici e che scrive in modo semplice e umano.

Annamaria ha detto...

Molto bello questo accompagnamento del paziente attento alla persona nella sua singolarità.
Bello anche definire "poesia" ogni persona come ogni rapporto terapeutico. Poesia significa creazione e come tale anche vita, novità, rinascita...
Grazie e buona giornata!

Franco Battaglia ha detto...

"Nessuna persona suscita sentimenti uguali.
Nessuna seduta è uguale ad un altra.
Si è esattamente quel che si è in quel preciso istante, non si è mai uguali a ciò che si è stati in un momento precedente". Tutto molto attinente col concetto di poesia, perché quello che scrivi non è più tuo l'attimo dopo averlo espresso, ogni impressione, sensazione, è frutto e riflesso di circostanze ed emozioni diverse. Così ciò che esprimi e ciò che ascolti, può essere percepito in mille maniere...

Orlando Furioso ha detto...

Leggo da tempo il tuo blog, ma non ho mai lasciato un commento. Questa volta invece mi fa piacere, molto piacere, farti sapere che le cose che hai detto/scritto collimano perfettamente con quello che provo e che sento nelle mie, ormai sporadiche, sedute/colloqui col mio psicoterapeuta.
Sono invece molto dispiaciuto per Valeria, che sento vicina pur non conoscendola.
Grazie e un caro saluto.
Orlando

giorgio giorgi ha detto...

@annamaria: Guarda, secondo me, se le persone che sono parte di una qualsiasi relazione sono sufficientemente autentiche con l'altro, non solo i rapporti psicoterapeutici, ma tutte le relazioni umane sono poesie. Diciamo che le sedute di psicoterapia o sono poesie oppure servono veramente a poco.

giorgio giorgi ha detto...

@franco: concordo.

giorgio giorgi ha detto...

@orlando: mi fa molto piacere sapere che mi leggi con interesse e sono contento per la tua esperienza terapeutica!

OLga ha detto...

Dottor Giorgio lei deve essere uno psicologo speciale.Ho sentito di molte persone scontente del proprio psicoterapeuta.Non vedendo miglioramenti non vanno più alle sedute.Secondo me ci vuole costanza e fiducia.

giorgio giorgi ha detto...

@olga:Non sono speciale! Ogni rapporto è diverso. Credo che l'importante sia trovare la persona con la quale ci si trova in sintonia profonda. Bisogna insistere nel cercare la persona giusta!

silvia ha detto...

Per un breve periodo, dopo un evento traumatico,andai da una psicologa del cps. Mi trovavo bene, anche se uscivo dallo studio sfinita, dato che le raccontavo cose che mi facevano piangere, però ridevamo anche, favorite dalla mia autoironia.
Quando mi disse che non dovevamo più vederci in fondo mi dispiacque, sentivo che Lei faceva il tifo per me.
Mi salutò dicendo che ero proprio simpatica, e questo aumentò la mia autostima. Per dire quanto a volte basti poco.

giorgio giorgi ha detto...

Si. Il rapporto umano è fondamentale!