venerdì 18 dicembre 2020

il nostro muro

 Immaginate di trovarvi di fronte a un muro alto due metri e lungo cento. 

Se avete 50 anni, immaginate di trovarvi proprio a metà della lunghezza del muro, se siete più giovani immaginate di essere un po' più a sinistra della metà e se avete passato i 50, immaginate di trovarvi più a destra della metà.
Bene, siete di fronte al muro e vedete che tutta la parte del muro che sta alla vostra sinistra è stata piastrellata nel tempo con piastrelle tutte diverse tra loro, alcune brutte, altre belle, alcune scolorite, altre con colori brillanti. Ci sono zone del muro che non vi piacciono, altre che vi colpiscono per la loro bellezza. Ci sono piastrelle che cambiereste, altre che invece apprezzate molto. Ma nell'insieme il muro è fatto così: un po' bello e un po' brutto.
Adesso guardate alla vostra destra e vedete che lì il muro è completamente grezzo, non c'è stata ancora messa nessuna piastrella, è tutto da ricoprire.
E voi siete lì, davanti al vostro muro, che rappresenta la vostra vita, a sinistra quella già vissuta nel bene e nel male e, a destra, quella ancora da vivere, quella che potete riempire ancora di contenuti nuovi. 
Allora, cosa vi conviene fare? 
Trascorrere il vostro tempo a guardare a sinistra il muro già piastrellato, lamentandovi per i pezzi che non vi piacciono ma che non si possono più cambiare, oppure prendere in considerazione il muro ancora grezzo che c'è alla vostra destra, chiedervi come vi piacerebbe piastrellarlo e cercare di procurarvi il materiale idoneo per fare un bel lavoro? 

22 commenti:

Franco Battaglia ha detto...

Ora non te la prendere, credo che tu abbia imparato a conoscermi un po', quindi sai che dissacro spesso, diciamo che è un po' un modus vivendi.. insomma.. perché la parte da vivere sarebbe verso destra?! Un caso o c'è un sottinteso metaforico? ;) ..comunque, a prescindere dalla direzione, dall'alto dei miei sessantuno anni guardo dietro e vedo piastrellato tutto molto incasinato ma fa un effetto patchwork che non mi dispiace affatto.. eppoi grandi progetti per il futuro, ovviamente.. ;)

Graziana ha detto...

Col tempo e non senza difficoltà, sto imparando che il passato mi definisce, che il mio modo di essere è figlio di quel passato, anche di quegli errori e di quei macelli sedimentati in brutte piastrelle, qualcuna persino dolorosa tale da avermi tormentata con sensi di colpa. Negli ultimi anni però mi sono perdonata, cerco persino di guardare con tenerezza le macchie incolori e deturpate, senza rimanerci troppo ancorata: le lascio andare.
Neanche il futuro mi appartiene, non lo conosco, so per certo che sarà più breve della strada percorsa perciò cerco di viverlo intensamente e con gratitudine. Lavoro sulle mie spigolosità mettendo in conto ruzzoloni e ricadute all'indietro. Coltivo le mie passioni soprattutto quelle nuove, impedite per il momento dal divieto di aggregazione sperando che questo tempo così prezioso non ci venga ulteriormente scippato.

Orlando Furioso ha detto...

Ora... come prima cosa sono un po' seccato perché pensavo di essere il blogger più vecchio del mondo e invece vengo a scoprire che Franco Battaglia ha quasi un anno più di me! :-)
Parlando più seriamente: la metafora del muro mi è piaciuta molto e la trovo azzeccata. Razionalmente capisco benissimo che le cose stanno così, o meglio: così dovrebbero stare, ossia liberarci un po' dalla (talvolta pesantissima) zavorra del "passato" e progettare, per quanto possiamo, il futuro.
Il problema è che razionalità ed emotività, nel mio caso per lo meno, fanno a cazzotti tutto il giorno tutti i giorni. Come dico spesso al mio compagno: "se potessi comandare la direzione dei miei pensieri sarei un uomo felice e avrei risolto ogni mio problema". Dico questo perché, come ormai pare ovvio, io sono troppo legato, e di conseguenza "tormentato", dal passato e proprio questo mi impedisce in parte di fare progetti per il futuro. Non a caso vedo periodicamente un (bravo) psicoterapeuta. Ma il tempo passa e la mia parte di muro a destra si fa sempre più corta, accidenti...
Un caro saluto.
Orlando

Claudia Turchiarulo ha detto...

Sicuramente preferisco investire le mie energie per piastrellare il muro alla mia destra nel migliore dei modi, abbondando con i colori.

giorgio giorgi ha detto...

@franco: ho sempre adorato il patchwork! Quanto alla destra, in psicologia è la direzione verso il futuro e la sinistra quella verso il passato, gli assi cartesiani vanno a destra e non a sinistra, ecc. Solo la politica va contromano...

giorgio giorgi ha detto...

@graziana: complimenti, continua così! Mi sembra che tu stia andando in un'ottima direzione!

giorgio giorgi ha detto...

@orlando: lavora, lavora, vedrai che ti alleggerirai sempre di più di tutte le zavorre. Raduna intorno a un tavolo razionalità e emotività e fagli capire che siete tutti sulla stessa barca...

giorgio giorgi ha detto...

@valeria: bellissimo!

giorgio giorgi ha detto...

@claudia: belli i colori...

Franco Battaglia ha detto...

Dovevo pensarci, scriviamo - come in questo momento - da sx verso dx.. ammazza quanto siamo condizionati!! ;)

Andrea Sacchini ha detto...

Mi trovo a metà esatta del muro (ho cinquant'anni) e butto uno sguardo sia a destra che a sinistra. Per natura sono abbastanza pessimista e quindi non nutro grosse aspettative guardando a destra; guardando a sinistra vedo piastrelle belle e piastrelle meno belle. Probabilmente quelle meno belle sono la maggioranza, ma va bene così: è osservando quelle più opache e meno riuscite che forse riuscirò, andando verso destra, ad appiccicare al muro quelle più belle.

giorgio giorgi ha detto...

@franco: esatto!

giorgio giorgi ha detto...

@andrea: sì, si dovrebbe imparare sempre qualcosa tutti i giorni e migliorarsi un po', senza pretendere troppo da noi stessi, però...

Annamaria ha detto...

Io mi trovo nella parte destra del muro, ma ti assicuro che ho una gran voglia di vivere e di progettare il futuro anche se, presumibilmente, sarà molto più breve del passato. La pandemia invece si è messa per traverso frantumando quelle poche iniziative che avevo messo in atto e che - piccole o grandi che siano - ciascuno di noi ha. Allora che fare?
Ogni tanto guardo al passato che ha piastrelle molto varie, però ce ne sono alcune particolarmente belle che non voglio dimenticare e dalle quali mi piacerebbe poter prendere spunto per costruire l'oggi. Tutti noi sappiamo in fondo che cosa ci fa vivere davvero: secondo me occorre far leva su quello per impedire che il clima di questa pandemia ci spenga dentro e andare oltre.
Grazie!

giorgio giorgi ha detto...

@annamaria: ottimo il tuo riferimento alla pandemia e al fatto che "in fondo" tutti sappiamo cosa ci fa vivere davvero. Allora questo momento di necessaria chiusura esterna potrebbe anche in parte essre usato per cercare di stare un po' in contatto con questo nostro sapere che sta in fondo, dentro di noi.

Maria D'Asaro ha detto...

Ottima metafora: è davvero significativo essere i muratori/piastrellisti della propria vita... Buona domenica.

OLga ha detto...

Molto bella questa metafora.Io piastrello il muro grezzo e non voglio pensare al passato che mi fa troppo male.Guardo avanti anche se penso di essere la blogger più vecchia del web.

nucci massimo ha detto...

Che possibilità ho di staccare le piastrelle (belle o brutte non importa) e ricominciare almeno dalla metà?
Io guardo il mio muro e vedo che è andato sempre migliorando, ci sono un sacco di belle piastrelle e anche se qualcuna stona un po' è bella anche quella.
Sono soddisfatto della mia vita e sto attrezzandomi ancora perchè sia un bel muro fino alla fine.
Ciao e buone feste.

giorgio giorgi ha detto...

@olga: non ti preoccupare dell'età, continua a guardare avanti!

giorgio giorgi ha detto...

@massimo: temo che staccare le piastrelle non si possa, però continua a lavorare perchè il tuo muro sia sempre bello! Buone feste anche a te!

Koredititti ha detto...

A destra, ovvio, anche se non so da che parte iniziare, dal basso dall'alto, una cosa soltanto non vorrei ripetere le piastrelle gia usate...

giorgio giorgi ha detto...

@titti: sì, meglio cercarne di nuove...