martedì 10 novembre 2020

l'amicizia

 Nell'introduzione del libro La filosofia come stile di vita Romano Madera, parlando della intensità della sua amicizia con il coautore Luigi Vero Tarca, ci dice che la specificità del loro rapporto consiste nel fatto che il loro legame è tanto più forte quanto meno è esclusivo. Quanto più ciascuno dei due avverte l'altro capace di rivolgere la stessa offerta di condivisione e quindi lo stesso profondo affetto a ogni altro essere vivente, tanto più la loro amicizia diventa significativa.

Il loro rapporto di amicizia, quindi, è importante nella misura in cui infonde nell'amico un'energia vitale che gli permetterà di condividere più facilmente sentimenti amicali con altre persone.

L'amico diventa quindi un tramite, un ponte, per trasmettere energia ad altre persone senza che il rapporto amicale ne soffra. L'esatto opposto di ciò che accade quando si pretende che un'amicizia sia esclusiva.
A volte un'amicizia si consolida perchè è contro qualcun'altro, contro un comune nemico. Credo invece che abbiamo bisogno di amicizie e di rapporti umani che non nascano dalla necessità di difenderci dai nemici, ma che abbiano la loro origine nelle affinità personali.
Per conoscere potenziali amici è necessario che ci facciamo vedere per quello che siamo veramente, cosicchè la persona che ci è affine ci riconosca con facilità e venga verso di noi spontaneamente.
Foto di Pasqual Morello
Al giorno d'oggi sembra che sia difficile trovare amici e molte persone si preoccupano di trovare i modi giusti per cercare nuove amicizie. In realtà il modo giusto è uno solo: c'è una legge di natura che stabilisce che gli affini si attraggono, però bisogna farsi riconoscere, andando in giro senza  maschere troppo coprenti.
Basta sapere, più o meno, chi si è e cosa si cerca e non scoraggiarsi se occorre un po' di tempo per incontrare le persone giuste: se ne perde molto di più a correre dietro a persone che appaiono troppo lontane da ciò che desideriamo.
L'amicizia esiste di per sè, a motivo del fatto che due persone sono sulla stessa lunghezza d'onda: noi dobbiamo solo sentirla e riconoscerla. 

3 commenti:

Franco Battaglia ha detto...

L'amicizia si consolida frequentando le persone, vedendo come agiscono non solo con te, ma col mondo attorno. Lì comprendi se dei valori reggono e non sono solo specchietti per le allodole. Poi ci sono delle eccezioni, nel reale e ancor più nel virtuale, dove, per forza di cose, non riusciamo a contemplare la totalità di una persona e dove, quindi, le maschere riescono spesso a farla franca.

Franco Battaglia ha detto...

E' anche, o forse proprio, la serenità e l'onestà con se stessi, ad evidenziare la pochezza altrui. Poi ovvio, proprio in virtù delle medesime, si passa oltre con un sorriso, anche davanti a chi preferisce l'anonimato, ad una identità più o meno mascherata da ancor più finta libertà ;)

Pino ha detto...

In linea di massima sono d'accordo con te, però io credo che l'amicizia sia un sentimento molto complesso, difficile da cogliere, troppo spesso abusato, soprattutto quando si confonde con altre cose, come ad esempio la semplice frequentazione di una persona; e poi - lasciamelo dire - diffido delle dichiarazioni troppo esagerate in suo favore. Riguardo poi ai commenti di un "anonimo" bisogna tener presente che non tutti hanno un blog o un account. Quindi non capisco il perchè uno non debba accettare il civile commento di un anonimo: che si chiami Caio o Sempronio, o addirittura non abbia un nome, non credo sia questa la cosa più importante. A volte il commento di un Anonimo è molto più sentito di quello di un blogger, perchè tra l'estensore del post e chi lo legge non esiste quel "do ut des" che sta alla base del sistema.