sabato 3 aprile 2021

la ghianda di Sinner e gli auguri di Pasqua

Chi è Sinner? E' un ragazzo 19enne altoatesino che domani sera giocherà la finale del torneo di tennis di Miami. Se vincerà sarà n° 14 del mondo, se perderà sarà n° 22, ma non è questo che mi interessa; non sono un fanatico della competitività e non credo sia importante diventare il numero uno di qualcosa.

Mi interessa invece parlare del fatto che pare che a questo ragazzo piaccia giocare a tennis e che gli riesca davvero bene. Per usare la metafora usata da James Hillman nel libro Il codice dell'anima, sembra che la ghianda di Sinner contenga anche il gioco del tennis. Hillman. rifacendosi al concetto del Sè di Jung, sostiene che ciascuno di noi ha dentro di sè una ghianda che contiene l'essenza della propria personalità e che se riusciamo a riconoscerla e poi a cercare di realizzarla, vivremo una vita equilibrata e felice. In sostanza, se nella nostra vita ci sarà un dialogo continuo tra il nostro Io (ciò che sappiamo di noi) e il nostro Sè (la nostra essenza) potremo sentirci complessivamente bene.

Il mio augurio di Pasqua (e di Resurrezione da questi tempi di pandemia) a tutti voi è di rimanere sempre in contatto con la vostra ghianda per realizzarne e goderne i frutti per tutta la vita.  

   

13 commenti:

Maria D'Asaro ha detto...

Bellissimo augurio. Grazie! Che tutti possano scoprire la propria "ghianda" e gioirne.

alberto bertow marabello ha detto...

Una sorta di uovo di pasqua questa ghianda che arriverebbe come regalo di natale un po' come un'epifania...
Forse nella mia ghianda c'è la capacità di intorcolare tutto... Mah!
Comunque è un bellissimo augurio che io ti ricambio di cuore.
Un abbraccio

Annamaria ha detto...

Augurio bellissimo davvero! Che sia così anche per te!
Buona Pasqua!!!

Andrea Sacchini ha detto...

Nel complesso, tra alti e bassi, mi reputo soddisfatto della mia vita, quindi è probabile che quel dialogo tra il mio io e il mio sé qualche buon frutto l'abbia portato.
Buona Pasqua.

OLga ha detto...

Buona Pasqua

Anonimo ha detto...

È una ghianda interessante secondo me perché ci porta a riconoscerci nell'amore attraverso l'amore.

Buona Pasqua a te e a tutti i tuoi cari lettori...


L.

Franco Battaglia ha detto...

Dobbiamo avere cura delle nostre piccole ghiande, si.
Ieri Sinner se n'è persa qualcuna per strada.. ;)

siu ha detto...

Grazie per l'augurio, che ricambio di cuore.
Correndo il rischio di fare la guastafeste aggiungo però che il giovane Sinner, ghianda compresa, mi apparirebbe più genuino e apprezzabile se non avesse trasferito la sua residenza a Montecarlo e non avesse... “contratto con Nike riguardante l'abbigliamento, con Head in qualità di fornitore di racchette. Nel 2020 firma ulteriori contratti con Rolex, Lavazza, Technogym, Alfa Romeo, Parmigiano Reggiano e Fastweb.”
Così, tanto per inquadrare un po' la situazione; che tra l'altro mi pare pesantemente e rigidamente inquadrata già dalla nascita, con quel nome, Yannik (a San Candido...).
Spero tu non me ne voglia.

giorgio giorgi ha detto...

No, non sei un guastafeste. Hai dato semplicemente delle informazioni che sono sicuramente reali. Diciamo che il mio discorso non prendeva in considerazione questi aspetti della sua vita.

giorgio giorgi ha detto...

Quanto al nome, mi ha incuriosito il tuo commento, ho fatto qualche ricerca su questo strano nome e ho scoperto che il nome Jannik è di origine ebraica ed è una variante danese dell'inglese John, in italiano Giovanni.
Mi hai fatto anche pensare che deve essere un nome che nel tennis porta fortuna, perchè mi sono ricordato che quando ero giovane c'era un tennista molto bravo e simpatico che si chiamava Yannick Noah, nero di carnagione, che aveva il padre africano del Camerun e la mamma francese.

siu ha detto...

Le mie considerazioni sulla scelta del nome ribaltavano, da vipera, la tua interpretazione improntata al candore: intendevo infatti legarle unicamente alle ascendenze tennistiche relative a Noah, trovando il nome Yannick talmente improbabile in Alto Adige da pensare, fin dalla prima volta che l'ho sentito, che imponendoglielo il padre avesse già deciso cosa doveva diventare il figlio, appunto un tennista (e alla luce della residenza esentasse unita ai ricchi contratti pubblicitari magari anche una macchina da soldi..?). Posso anche sbagliarmi, per carità... sarà che la prospettiva di un destino predeterminato nella testa dei genitori e poi (comunque tristemente, secondo me) realizzato, mi terrorizza.
Forse perchè sono rimasta segnata da un'ormai lontana vicenda: il figlio di una mia collega e di un rappresentante di un certo peso della Marina Militare, a sua volta figlio di un autentico pezzo grosso della medesima, aveva per l'appunto il destino segnato, mi verrebbe da dire scolpito nella pietra in quanto non l'ombra dell'ombra di un mezzo dubbio era mai passata nella mente dei genitori, decisori e forgiatori appunto di un unico suo possibile futuro da continuatore delle gloriose tradizioni del Marino e Militare ramo paterno.
Era un 14enne dolcissimo e sensibile; addirittura timido e un po' scontroso. Una mattina andando a scuola in motorino ebbe un incidente, e rimase ucciso sul colpo. Non è che risibile psicologismo d'accatto il mio, lo so, ma non avevo potuto impedirmi di pensare che avesse trovato la sua (terribile, straziante) via di fuga.
Sinner mi lascia dubbiosa e perplessa, mettiamola così...

giorgio giorgi ha detto...

Mi hai stupito! Commenterò con una famose frase di Andreotti: A pensar male si fa peccato ma molto spesso ci si prende! Quanto ai ragazzi col futuro preorganizzato dai genitori, è un tema terribile che meriterebbe un post. Grazie dei commenti!

Paola S. ha detto...

Che meraviglia questa cosa... Io comunque mi chiedo sempre come mai alcune cose le sentiamo nostre... Come scegliamo il nostro cammino? Perché alcune cose ci piacciono più di altre? Mi meraviglia tutto quanto :)