sabato 22 giugno 2024

una corsa a ostacoli senza traguardo

 


Vi trascrivo in sintesi quello che mi hanno raccontato recentemente due giovani che non si conoscono, un ragazzo e una ragazza entrambi di circa 25 anni: 

1) "Quando mi accadono delle cose negative sto male, mentre quando riesco a raggiungere qualche obiettivo importante per me, penso di avere fatto una cosa normale, di aver fatto il mio dovere, quindi non è qualcosa di cui devo compiacermi o per cui dovrei gioire, a meno chè non sia una cosa eccezionale, assolutamente imprevedibile o eclatante".

2) "Quando sto male soffro. Quando le cose vanno bene e riesco a raggiungere un obiettivo anche importante che mi ero prefissato non provo gioia nè soddisfazione, mi sembra tutto normale, forse perchè sto già pensando a come realizzare l'obiettivo successivo che voglio raggiungere. E così fanno anche i miei amici e amiche. Quando ci incontriamo nessuno parla mai delle sue soddisfazioni, ma prevalentemente parliamo delle cose che ci vanno male, forse per trovare conforto".

Credo sia un atteggiamento piuttosto diffuso. Queste testimonianze mi hanno fatto riflettere e ho provato un senso di disagio.

Come si può stare bene se non si gioisce delle cose belle che riusciamo a realizzare? Se si rincorre sempre l'obiettivo successivo?

La vita rischia di diventare una corsa ad ostacoli nella quale il traguardo non si raggiunge mai.

.