sabato 10 giugno 2023

IL CORAGGIO DI PROVARCI

Siamo tutti diversi, siamo tutti unici. 

Non ci sono due impronte digitali uguali nè due corpi identici, non ci sono due vite costituite da esperienze identiche e, fortunatamente, nemmeno due modi completamente uguali di pensare e di sentire.

Provate a immaginare come sarebbe il mondo se tutte le persone esistenti fossero vostri cloni, uguali a voi in tutto e per tutto: le relazioni con l'altro non esisterebbero, si incontrerebbe sempre la stessa persona, uno specchio infinito, un incubo.

Per fortuna siamo tutti diversi. Eppure molte persone, invece di essere curiose di conoscere gli altri, ne hanno paura e rimangono chiuse in se stesse. Non pensano che è l'unica possibilità che hanno di conoscere qualcosa di nuovo, di sentir raccontare esperienze, storie, pensieri che potrebbero farli riflettere, sentire emozioni nuove e crescere nella consapevolezza di sè. 

A dire il vero molti lo sanno, ma hanno paura del confronto o del giudizio altrui e questo è terribile, perchè il risultato è che ci si chiude in se stessi, ci si isola e non si sperimenta la vita nelle sue infinite sfaccettature. Ci sono ragazzi, ad esempio, che non escono di casa per paura delle relazioni e stanno quasi sempre nel mondo virtuale, che è molto più controllabile e quindi rassicurante.

Il problema è quasi sempre l'insicurezza, l'idea di non valere nulla, di non essere interessanti per gli altri, di non avere nulla da dire, di non poter avere successo nelle relazioni amicali e affettive: manca sempre il coraggio di provarci.

Perché? Cos'è che non ci permette di pensare che siamo un valore per ciò che siamo e non per i successi che otteniamo?

      

4 commenti:

alberto bertow marabello ha detto...

Perché? è la domanda cardine a cui noi insicuri, però, non troviamo proprio risposta.
Magari la trovassimo

Annamaria ha detto...

Secondo me, alla base c'è sempre mancanza di autostima che affonda le radici chissà dove, magari nell'infanzia. E a volte tutto questo può tradursi in una forma di ansia.
Un rimedio? Forse sarà banale, ma è provare a pensare che tutti abbiamo qualcosa di bello da offrire agli altri perchè ti capovolge la prospettiva. In gioventù, quando ero alle prime armi come insegnante, avevo vinto la paura di parlare in pubblico pensando proprio alla gioia di aver qualcosa di bello da dire. E questo mi ha aiutato molto.
Forse non ho risposto alla tua domanda, Giorgio, ma comunque grazie!

Franco Battaglia ha detto...

Dobbiamo chiederci intanto quanto e come hanno da donarci gli altri.. ecco anche il livello e il valore di un blog.. non solo stare ad raccontare, ma viaggiare nel weeb a conoscere i nostri lettori e soprattutto i nostri scrittori: gente che racconta e ispira, insegna e suggerisce, apre spiragli e fa sorgere idee e riflessioni. Ecco perché ti leggiamo, ecco perchè ci leggiamo. Abbiamo da imparare un po' tutti..

Est 21 ha detto...

Uscire e confrontarsi con gli altri, accettare gli ostacoli che si incontrano per migliorarsi, imparare a mettersi nei panni dell'altro, forse vecchi insegnamenti che ormai non sono più di moda e che ai ragazzi non vengono suggeriti. Peccato.