Foto di Andreas Kemenater - India |
A volte scambiamo la parte per il tutto, ci sentiamo in una situazione disperata e senza via d'uscita solo perchè abbiamo lo sguardo troppo basso, interamente concentrato sulla situazione negativa che ci fa soffrire.
In quei momenti dimentichiamo tutto il buono che abbiamo dentro e che esiste intorno a noi, ci scordiamo di tutte le cose belle che abbiamo vissuto e che potranno tornare in futuro, magari in forme diverse e con modalità diverse.
E' come se fossimo sotto un tremendo temporale e pensassimo che si estenda ovunque, che ricopra i cieli di tutta la Terra.
Non è così, non è mai così.
Le tempeste hanno anche loro dei limiti, di spazio e di tempo e ai loro margini ci sono ampie zone di sereno.
Tutto è regolato dai venti che spostano incessantemente le nuvole: le fanno arrivare, le addensano, e poi le portano lontano.
I venti sono fondamentali, nella natura come nella nostra psiche. I venti sono necessari, anche per spazzare via lo smog, i rifiuti nocivi che la vita produce.
I venti possono essere violenti e portare tempesta, oppure talmente piacevoli da accarezzarci dolcemente.
Se mancano i venti c'è bonaccia, c'è ristagno, c'è afa, spesso insopportabile.
In greco vento si dice Anemos. Da questa parola deriva la parola Anima, il principio vitale individuale che ci anima, che ci fornisce vitalità.
Quando siamo in pericolo perchè i venti soffiano troppo forte intorno a noi, cerchiamo un luogo riparato, un luogo sicuro, stiamo fermi e raccolti su noi stessi anche per un tempo lungo.
Adoperiamo le nostre energie solo per proteggerci e per prenderci cura di noi, con l'intento di subire i minori danni possibili.
Cerchiamo di essere amici e non nemici di noi stessi, anche se ci sembra di avere sbagliato qualcosa o tutto.
Opponiamoci con tutte le nostre forze all'idea che non faremo mai nulla di buono, perchè se rimaniamo in contatto con la nostra anima, col nostro naturale. genuino e autentico modo di sentire e vedere le cose, da noi si scatenerà un'energia vitale molto potente.
Se i venti terribili hanno fatto dei danni, quasi sempre ci si può organizzare per ricostruire.
Magari ci sarà da impegnarsi e da lavorare sodo, magari si tratterà di compiere un viaggio in sè stessi lungo e difficile, magari si dovrà chiedere l'aiuto di una guida, ma vale la pena di provarci perchè, come diceva Dante, si tratta di uscire dall'inferno e rivedere le stelle.
9 commenti:
non a caso mi hanno soprannominata zefirina....
...un bellissimo post!
Meraviglioso post e meravigliosa foto
Ancora una volta : grazie!
Leggerti è spesso un vero sollievo!
Un viaggio lungo una vita, un Camino difficile, come quello per Compostela: il viaggio inizia dal primo giorno, dentro di noi :)
Buona domenica, Renata
Che meraviglia, una riconciiazione con se stessi ...
Grazie per la "ventata" di serenità.
Buon fine settimana
Ivana
per placare i miei venti, me ne vado in riva al mare. Il mare è magico, mi penetra e, come una calamita, assorbe tutte le mie energie negative. Mi svuota. E dopo sono una lavagna tersa dove posso ricominciare a scrivere...
Michiamodame
Grazie Giorgio per questo post.
Sto riguardando il tuo blog che è tra i più importanti, a mio avviso.
Tu sai "rincuorare" , c'è tanta umanità in quanto scrivi.
E, leggerti, è un toccasana.
Metto il tuo blog in home page, perché era troppo tempo che non passavo da te e ... devo recuperare.
Grazie ancora e buona domenica d'autunno:)
Lara
Grazie di cuore Giorgio per avermi segnalato questo tuo meraviglioso post...l'ho trovato provvidenziale =)
io amo il vento...mi accompagna da sempre...a presto
rileggerò queste tue parole
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