Se i doveri sono conseguenza dell’amore autentico, tutto va
bene e non si sta male ad assolverli, ma se chiamiamo amore qualcosa che invece
è solo la conseguenza di un dovere che ci siamo imposti, è difficile che sia
vero amore e bisognerebbe chiamarlo “esecuzione di un dovere”.
Se in amore si sente di dover fare qualcosa in base a un
dovere non scelto liberamente, nè sentito profondamente come autentico, è
probabile che si avverta del malessere, a volte che ci si senta in colpa e/o
più soli di prima.
Quando si è ottemperato ai doveri che nascono dal vero
amore, invece, ci si sente in pace con se stessi e col mondo, perché ciò che si
è fatto, fosse anche un sacrificio, ha un senso profondo per noi: l’abbiamo
scelto veramente ed è per noi la prima e più valida scelta. E’ la nostra vera
verità.
3 commenti:
Vai sempre il dunque caro Doc!
Esiste un altro caso, dove si pensa di essere costretti per dovere a fare qualche cosa e poi ci si accorge che lo si è fatto per Amore!
Buona settimana!
...sono d'accordo il dovere diventa piacere, si da ricevendo.
Hai espresso in un modo molto bello il significato del senso del dovere,spesso non compreso o confuso da molti.
Ho pensato al classico "dovere coniugale" molto discusso. Per una coppia che si ama diventa uno scambio, un dono, se vissuto "perchè bisogna" come mi è capitato di sentire spesse volte, si tramuta in una grave forma d'egoismo, priviamo l'altro dell'amore vero e sincero.
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