Ché sempre di questo in definitiva si tratta, quando va bene: nascere, crescere, giocare, gioire e soffrire, essere figlio, diventare adolescente poi adulto, rapportarsi con gli altri, col coraggio e la paura, avere un lavoro, una casa, a volte diventare genitore, raggiungere il massimo delle energie fisiche, sopravvivere alle separazioni e ai lutti, iniziare impercettibilmente a declinare mentre si diventa sempre più esperti della vita, vivere l'autunno della vita e per ultimo preparare il commiato affrontando il mistero della morte.
9 commenti:
Il tutto detto con disarmante ed umana consapevole semplicità!
Buona giornata e buon fine settimana
Perché la vita è semplice, siamo noi a complicarla;)
Perchè E' questo, siamo noi che la riempiamo di sovrastrutture....invece il bello è che sarebbe così semplice e così umana. Ciao, buon fine settimana.
Antonella
La morte di un arcobaleno è un vuoto incolmabile.
...sì questo è ciò che ci hanno insegnato ed inculcato, perchè ci vogliono "regolari" ma è la sola via/vita?
Questo è ciò che ho imparato attraverso esperienza e sangue.
Magic and loss.
Vero, hai riassunto tutta la vita nella parabola là sopra. E poi ognuno di noi la infarcisce con ciò che ha e sa. Tra le infinite cose e persone che riempiono la nostra vita, bisognerebbe però capire che le cose veramente importanti sono quelle essenziali che tu hai citato.
Tutto il resto è "contorno".
aggiungerei: e lasciando nelle persone che abbiamo amato l'immagine, il ricordo, l'esempio di ciò che siamo stati. Io credo che in questo stia il desiderio della nostra immortalità.
Già.
"Solo" questo.
Ed è tutto ciò che ci ostiniamo a modificare: vogliamo bambini che si comportino da adulti e noi, adulti, ci comportiamo spesso come bambini dispettosi pretendendo dagli anziani che vivano come non avessero dirtto alla vecchiaia o alla morte.
Ci sentiamo intimamente "naturalisti" ma della natura selvaggia e perfetta che ci comanda non abbiamo alcun rispetto: vogliamo l'immortalità.
Coltiviamo illusioni come fossero pepite d'oro da conservare in cassaforte per tempi migliori
senza vedere mai, che il tempo migliore è sempre adesso, ora.
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