giovedì 6 agosto 2020

il nuovo fuori e dentro di noi


Quando decidiamo di fare un viaggio, desideriamo che qualcuno ci organizzi con precisione tempi e luoghi da visitare oppure preferiamo mantenerci la possibilità di deviare dai programmi prestabiliti per seguire l'estro del momento?
Quando andiamo in vacanza, ci piace di più tornare nel solito posto dove sappiamo già che ci siamo trovati sempre bene o preferiamo esplorare luoghi finora mai visitati?
Ci attira di più un lavoro che ci richiede di seguire procedure, tempi e ritmi standardizzati o uno che ci consente maggiore libertà di organizzazione?
Ci piace di più stare sempre con gli stessi amici coi quali ci troviamo in sintonia o ci fa piacere anche provare a frequentarne dei nuovi?
Mangiamo sempre i cibi che ci piacciono o preferiamo provarne dei nuovi?
Preferiamo vedere vecchi film, rileggere vecchi libri e ascoltare canzoni del passato o provare a guardare, leggere e ascoltare qualcosa di nuovo?

Per queste domande non esiste una risposta giusta e una sbagliata. Ciascuno di noi è diverso dagli altri e la risposta giusta è quella che, essendo la più vera per noi, ci fa stare meglio quando dobbiamo fare una scelta.
A volte possiamo preferire di crogiolarci nell'abitudine e a volte ci possiamo sentire attratti dal cambiamento, talvolta siamo felici di rifare qualcosa che abbiamo già fatto e che conosciamo bene, mentre altre volte abbiamo voglia di sperimentare qualcosa di nuovo.

L'importante credo sia che, quando ripetiamo qualcosa che abbiamo già fatto in passato, dobbiamo davvero partecipare emotivamente alla situazione che si sta svolgendo in quel momento e provare dentro di noi un sentimento attuale, fresco e vivo, altrimenti essa diventa una mera ripetizione delle esperienze passate o, come si dice, una minestra riscaldata.
Si possono fare le stesse cose ripetutamente godendo sempre di una sensazione di novità mentre, al contrario, si possono fare cose nuove ma avere la sensazione del già visto o del già sperimentato perchè non ci trasmettono nulla di nuovo.  

Godere di qualcosa di nuovo non è necessariamente legato alla novità di un oggetto, di un luogo o di una persona, ma dipende soprattutto dallo spirito con cui viviamo lo stimolo presente, anche se l'abbiamo già conosciuto, visto, sentito o incontrato in passato.

E ciò vale anche per l'amore. Spesso ci si lascia perché ci si annoia, ci si conosce a memoria e si fanno sempre le stesse cose, ma molte volte il problema vero è nel raffreddarsi dei nostri sentimenti, nella progressiva mancanza di senso delle relazioni che abbiamo, non nella ripetizione degli stessi atti o degli stessi gesti, altrimenti non si spiegherebbe come si possa vivere in coppia felicemente con la medesima persona per molti anni o, ancor più, per tutta la vita, perchè non è che si fa qualcosa di oggettivamente nuovo tutti i giorni!



14 commenti:

Maria D'Asaro ha detto...

Intrigante questa concezione del nuovo come perenne apertura alla vita e alle sue potenzialità. Grazie.

giorgio giorgi ha detto...

Con poche parole hai sintetizzato molto bene il senso più profondo del post. Grazie a te!

silvia ha detto...

Se ami una persona ami anche le abitudini che condividi con lei, io ad esempio alle 7 meno dieci guardo un telefilm con mio marito, sul secondo canale. Se mio marito non è in casa mi scappa la voglia di vederlo.

giorgio giorgi ha detto...

Che bella cosa che hai scritto! Le abitudini condivise sono le fondamenta di ogni rapporto affettivo!

Mariella ha detto...

Ciao Giorgio, grazie di essere passato da me. Posso dirti che, per quel che mi riguarda, mi conforta il noto ma amo conoscere e scoprire. Andare avanti co uno sguardo al passato ma essere sempre pronta e positiva nei confronti di quel che non conosco. E tutto quello che faccio amo condividerlo con mio marito. Senza di lui non sarebbe la stessa cosa. Un abbraccio e a presto.

chicchina ha detto...

Tante domande interessanti ,e le risposte che mi do' rasentano la banalità.Non soffro la noia e sono smodatamente curiosa,ma ho bisogno anche di punti fermi,che mi diano sicurezza.Così mi ancoro alle cose che conosco,ma affronto il nuovo con curiosità e un po di spirito di avventura.Spesso sento sfuggire il tempo e rimpiango le cose che non potrò fare e conoscere ,ma non desisto dal programmare,progettare.Sono un misto di contraddizioni.

giorgio giorgi ha detto...

Beh, mi sembra perfetto quello che scrivi. Un bel programma di vita!

giorgio giorgi ha detto...

Non mi sembra che siano contraddizioni le cose che scrivi. Forse bisogna cercare di accettare positivamente il fatto che nella nostra vita cu sono dei limiti.
Non possiamo fare tutto, perché più si vive più si scoprono cose nuove.
Il tempo passa per tutti ma il passare del tempo non deve generare ansia. Bisogna cercare di goderlo momento per momento. E accettare che ci siano anche momenti difficili. Fanno parte del gioco!!!

Mr.Loto ha detto...

Io l'amore lo vedo un discorso un po' diverso dallo scegliere sempre la pizza margherita o fare sempre la stessa strada in auto per andare al lavoro.
L'amore non è sempre una vera e propria scelta e inoltre comporta un'interazione, coinvolgendo anche i sentimenti di un'altra persona. Credo che quando si continua a cambiare partner, sperimentando sempre nuove emozioni, significa semplicemente che non siamo profondamente innamorati. Perché l'amore, quello vero, è un continuo cambiamento, è un'evoluzione costante di noi stessi, dell'altro e dell'interazione che ci lega. Secondo me l'amore è uno dei rari casi in cui, paradossalmente, "cambiare" significa proprio non sapersi o non volersi evolvere. E se non ci si vuole evolvere insieme e per mezzo dell'altra persona ... in fondo non si ama davvero.
Un saluto e l'augurio di un lieto Ferragosto.

giorgio giorgi ha detto...

Grazie del commento che condivido in toto. Buon Ferragosto anche a te.

Sileno ha detto...

Mi fa piacere averti ritrovato, ora non mi resta che leggere i tuoi post molto interessanti e coinvolgenti. Ciao e Buon Ferragosto

giorgio giorgi ha detto...

Buon Ferragosto anche a te che immagino sarai in mezzo alle tue splendide montagne!

Anonimo ha detto...

"E ciò vale anche per l'amore. Spesso ci si lascia perché ci si annoia, ci si conosce a memoria e si fanno sempre le stesse cose, ma molte volte il problema vero è nel raffreddarsi dei nostri sentimenti, nella progressiva mancanza di senso delle relazioni che abbiamo, non nella ripetizione degli stessi atti o degli stessi gesti, altrimenti non si spiegherebbe come si possa vivere in coppia felicemente con la medesima persona per molti anni o, ancor più, per tutta la vita, perchè non è che si fa qualcosa di oggettivamente nuovo tutti i giorni"


La progressiva mancanza di Senso che spesso annienta la propria natura...natura che nella ripetitività non si riconosce.

L'Amore vero ti riconduce a te stesso,non a ciò che voglio tu sia ma a ciò che di natura sei !

Forse l'Amore in molte relazioni riesce a riscattarsi anche a nostra insaputa ...magari perché incondizionato.


Scusami Giorgio se mi sono permessa di dire la mia ...ma l' Amore è talmente magnetico che riesce sempre in un richiamo...Buona serata


L.

giorgio giorgi ha detto...

Buona giornata a te, anonima L.