lunedì 9 dicembre 2013

andare per negozi

Mi capita ogni tanto di cercare nei negozi un prodotto ottimo, che uso da molti anni con soddisfazione e sentirmi rispondere dal negoziante: mi dispiace, ma non lo fanno più oppure la ditta che lo produceva ha chiuso, frasi che mi lasciano sempre una sensazione di vuoto. 
L'ultima volta che mi è successo, ho replicato: mi dispiace molto, era un ottimo prodotto e la negoziante, una donna piuttosto anziana, ha aggiunto:  eh, tutte le ditte che fanno degli ottimi prodotti chiudono..., frase che mi ha parecchio abbattuto...
Nel complesso, ho la sensazione che a chiudere siano quelle aziende che fanno prodotti un po' diversi dalla media, da quelli che vanno per la maggiore e che resti in piedi un numero sempre minore di aziende, sempre più grandi, che producono tantissime cose molto simili tra loro, con un effetto complessivo di impoverimento nella nostra possibilità reale di scegliere, un po' come succede per i centri commerciali, che si divorano centinaia di piccoli esercizi e negozietti.

Guardate le insegne dei negozi lungo una strada commerciale: ci sono tantissimi negozi che vendono servizi (banche, assicurazioni, sale giochi, servizi finanziari, parrucchieri e barbieri, agenzie interinali, ecc.) ma relativamente pochi che vendono cose, a parte abbigliamento e telefonini. 
Spesso trovare una ferramenta, una merceria, un negozio di giocattoli, un negozio di alimentari o una macelleria non è così facile.

Per non parlare poi dello scadimento generale della qualità dei prodotti e della loro durata nel tempo: i venditori onesti consigliano quasi sempre di tenere gli elettrodomestici più vecchi, perchè i nuovi sono magari più belli esteticamente, ma si rompono molto più facilmente.

Insomma, nonostante sia vero che in un centro commerciale possiamo trovare tante cose, ho la sensazione che la possibilità di scelta stia restringendosi sempre più. Un po' come i canali televisivi, che si sono moltiplicati, ma che offrono più o meno gli stessi programmi, solo con nomi diversi.

3 commenti:

Cinzia ha detto...

Concordo su tutto! E a me quello che manca è un negozio dove portare ad aggiustare gli elettrodomestci. La settimana scorsa mi è caduto il ferro da stiro e si è rotta la levetta che regola l'erogazione di vapore. Sono sicura che non è un danno irreparabile, ma non saprei dove portarlo ad aggiustare. In negozio, se chiedi, ti rispondono che non ne vale la pena... meglio comprarne uno nuovo. Ed è così che produciamo tonnellate di rifiuti non riciclabili...
Buona settimana!
Cinzia

Vania ha detto...

...l'omologazione...una parola del benessere/del futuro....speriamo di darci la giusta e corretta definizione.

ciaooo Vania:)

lookingfor ha detto...

uniformità e piattume si riempiono il ventre, gelosi e golosi di ogni articolo condito da quell'irresistibile ingrediente chiamato "specialità"...