Per sua fortuna, durante la visita al castello, è stato notato da alcuni ragazzi che con l'aiuto di un'insegnante, sono riusciti a liberarlo. Qui vedete l'animale un attimo prima di essere restituito al suo volo.
E mi è sembrato curioso che nella giornata che ho definito cibo per l'anima sia accaduta anche questa cosa. Perchè, come dice Vania in un commento al post precedente, oltre alla teoria è necessaria anche la buona pratica. E questa collaborazione insegnante-alunni per liberare un rapace imprigionato mi sembra non meno educativa per l'anima di tante lezioni scolastiche.
E' una collaborazione che unisce e poi i ragazzi non dimenticheranno mai questa apparentemente piccola esperienza. Io da bambina ero affascinata dalle persone che riuscivano a salvare un animale indifeso, ferito o malato e non le ho dimenticate.
RispondiEliminaLe buone pratiche sono l'anima del lavoro scolastico di qualità.
RispondiEliminaMacca
P.S.: che stupendo animale!
:D che emozioni!!!
RispondiElimina...forse è la sincronia di Jung, momenti belli attraggono altri momenti belli.
RispondiEliminaCertamente è così,questa esperienza credo ,rimarrà impressa nella mente molto più di tante parole sentite tra i banchi di scuola.
RispondiEliminacredo anche io che rimarrà loro impresso
RispondiElimina..visto che mi hai "nominata" :))....ti ringrazio.
RispondiElimina....e voglio aggiungere un fatto che mi è successo....ero alle superiori ..una domenica ....il mio prof di religione ci ha portati in un centro per disabili...mi è piaciuto/mi sono divertita/mi sono "commossa"....tornata a casa ho pianto tutto il giorno.
...ho "compreso"...un po' di più il mio carattere/persona....
ciaooo Vania
Molto bella e profonda oltre che gratificante: aver contribuito a liberare una creatura così bella resterà per sempre nel ricordo dei ragazzi e li aiuterà nella loro vita!
RispondiEliminaOttimo!