lunedì 22 giugno 2020

interpretazione dei sogni e affettività in psicoterapia (1)

Dietro alle problematiche psicologiche importanti, c'è sempre un passato segnato da carenze o eccessi di affettività, da insicurezze o eccessive sicurezze, da eccessi di valutazione di sé o da scarsa autostima, da sensi di colpa, da incapacità di stabilire rapporti d'amore o d'amicizia (non solo con gli altri ma anche con se stessi), da estremo disinteresse o da eccesso di cura per sé e per gli altri.
In alcuni casi, se non ci si prende cura di sé e non si elaborano le ferite emotive che le esperienze negative della vita ci hanno creato e che rimangono aperte e vive dentro di noi, non si può sperare di fare pace con il nostro essere nel mondo. La razionalità, che pure è fondamentale per vivere bene, non può, da sola, curare queste ferite. Capire ciò che ci è successo non basta, bisogna fare esperienza dei sentimenti che ci sono mancati, ma anche di quelle parti affettive positive, autentiche e terapeutiche che esistono dentro di noi ma che non abbiamo mai conosciuto o che abbiamo dimenticato. Se ne diventiamo consapevoli e le integriamo nella nostra personalità, possiamo davvero riconciliarci con noi stessi e superare tanti timori e tante paure.

Attraverso il dialogo coi nostri sogni, possiamo spesso scoprire contenuti affettivi, doti e qualità positive che non sapevamo di avere, che ci aiutano a trovare le risposte alle nostre domande e ai nostri dubbi più intimi e profondi.

Si può affermare che abbia senso oggi prestare attenzione alle immagini e ai racconti dei nostri sogni, che talvolta ci appaiono molto chiari, mentre altre volte ci sembrano incomprensibili? Io credo di sì, a patto che non vogliamo cercare interpretazioni  teoriche troppo rigide e schematiche dei contenuti che si manifestano nei sogni. Penso che sia più importante prendere coscienza degli affetti e dei sentimenti che le immagini oniriche portano alla coscienza, piuttosto che dare interpretazioni definitive della loro simbologia.
Jung diceva che quando gli psicoterapeuti sono insieme ai pazienti devono dimenticare tutte le loro conoscenze teoriche, non perchè non siano importanti, ma perchè la cosa fondamentale è la relazione emotiva col paziente. Grazie ad un rapporto emotivo intenso e autentico col terapeuta, una persona può sanare le proprie ferite, acquistare consapevolezza di sè e raggiungere un migliore equilibrio interiore.

I sogni, proprio perchè ci parlano prevalentemente attraverso immagini e simboli, sono spesso portatori di una carica energetica affettiva. Quando ricordiamo un sogno, abbiamo quasi sempre un sentimento particolare (stupore, gioia, timore, benessere, inquietudine...) perchè i sogni fanno circolare dentro di noi un'energia psichica che proviene da immagini che hanno una tonalità affettiva. Ricordandoli, rivivendo le emozioni che ci hanno trasmesso, parlandone col terapeuta e ricercandone insieme un significato che ci sentiamo di riconoscere come autentico, spesso i sogni ci permettono di illuminare da nuovi punti di vista le nostre problematiche affettive, offrendoci materiale per la loro elaborazione.
Nel prossimo post vi racconterò un caso clinico, una storia in cui un singolo, piccolo sogno carico di affettività ha permesso l'aprirsi di un processo di crescita e consapevolezza di sè che era rimasto bloccato per molto tempo.


3 commenti:

OLga ha detto...

Io non sogno mai o almeno non ricordo.Cosa vuol dire?Saluti OLga

giorgio giorgi ha detto...

Probabilmente non ne hai bisogno. Forse hai già abbastanza cose da fare di giorno!

Claudia Turchiarulo ha detto...

Io purtroppo non ricordo mai i miei sogni, eccezion fatta per quelli che faccio raramente all'alba, quando sono già in dormiveglia.