venerdì 12 febbraio 2016

Genitori adolescenti? No grazie.

Due domeniche fa una gara ufficiale di calcio tra due squadre di ragazzi di 14-15 anni che si svolgeva in provincia di Modena è stata interrotta definitivamente dall'arbitro perchè in tribuna parecchi genitori dei ragazzi che stavano giocando si sono azzuffati tra di loro insultandosi e dandosele di santa ragione. 
Poichè la cosa non cessava nonostante i reiterati inviti degli allibiti ragazzi ai loro genitori affinchè la smettessero , l'arbitro ha mandato i giocatori negli spogliatoi.

Il giudice sportivo ha identificato i genitori responsabili del fatto, ha vietato loro di partecipare a gare sportive per un anno, ha comminato una multa di mille euro alle due società, ha ordinato che le prossime due gare si svolgessero a porte chiuse e ha dato partita persa ad entrambe le società, le quali, ad onor del vero, non c'entravano nulla, essendo anche, pare, due società dilettantistiche particolarmente serie e tranquille.

La notizia è inquietante, la classica punta dell'iceberg. Quale maturità dimostrano i genitori che vanno oltre un leale tifo sportivo per i propri figli, che non rispettano l'avversario e, quando è il caso, ne riconoscono il maggior valore, che vogliono la vittoria ad ogni costo, che danno sempre la colpa agli arbitri di tutto? 
Genitori adolescenti mai diventati maturi? No, grazie.

4 commenti:

Sabina_K ha detto...

orrore!!!

asophia ha detto...

Incredibile ... non pensavo si arrivasse a questo punto.

Anna ha detto...

Maturita' zero, presunzione al di sopra. E come sempre, sono loro, I figli che ne pagano le conseguenze.....
Buona giornata, Giorgio

alessandra ha detto...

Mio figlio ora ha 24 anni, da piccolo come sport frequentava il ciclismo. Sport che abbiamo deciso assieme d'interrompere, con grande delusione del padre, a causa di una competizione "Non-sana". Volavano bestemmie e parolacce, rivalità fra mamme, esibizionismo fra i maschi, situazioni psicologiche molto negative e deleterie per questi giovani in crescita. Ad un certo punto, in una gara mio figlio passa per penultimo con un sorriso stampato senza le mani sul manubrio salutando tutti come un turista, dietro un ragazzino in sovrappeso, tutto sudato che pedalava a forte velocità non riuscendo a raggiungere gli altri. Due ragazzini che si sono pigliati i peggiori epiteti. Uno è stato trattato dal padre come un "impedito", mio figlio è stato portato via da me con un abbraccio, con ringraziamento per i suoi saluti. E basta con le competività insane, a causa degli adulti, non dei disorientati ragazzini.