venerdì 12 febbraio 2016

Genitori adolescenti? No grazie.

Due domeniche fa una gara ufficiale di calcio tra due squadre di ragazzi di 14-15 anni che si svolgeva in provincia di Modena è stata interrotta definitivamente dall'arbitro perchè in tribuna parecchi genitori dei ragazzi che stavano giocando si sono azzuffati tra di loro insultandosi e dandosele di santa ragione. 
Poichè la cosa non cessava nonostante i reiterati inviti degli allibiti ragazzi ai loro genitori affinchè la smettessero , l'arbitro ha mandato i giocatori negli spogliatoi.

Il giudice sportivo ha identificato i genitori responsabili del fatto, ha vietato loro di partecipare a gare sportive per un anno, ha comminato una multa di mille euro alle due società, ha ordinato che le prossime due gare si svolgessero a porte chiuse e ha dato partita persa ad entrambe le società, le quali, ad onor del vero, non c'entravano nulla, essendo anche, pare, due società dilettantistiche particolarmente serie e tranquille.

La notizia è inquietante, la classica punta dell'iceberg. Quale maturità dimostrano i genitori che vanno oltre un leale tifo sportivo per i propri figli, che non rispettano l'avversario e, quando è il caso, ne riconoscono il maggior valore, che vogliono la vittoria ad ogni costo, che danno sempre la colpa agli arbitri di tutto? 
Genitori adolescenti mai diventati maturi? No, grazie.

martedì 9 febbraio 2016

la maturità è in via di estinzione?



Dove sono gli uomini e le donne adulte, coloro che hanno lasciato alle spalle i turbamenti, le contraddizioni, le fragilità, gli stili di vita, gli abbigliamenti, le mode, le cure del corpo, i modi di fare, perfino il linguaggio della giovinezza e, d'altra parte, non sono assillati dal pensiero di una fine che si avvicina senza che le si possa sfuggire?
Dov'è finito il tempo della maturità, il tempo in cui si affronta il presente per quello che è, guardandolo in faccia senza timore?
Ne ha preso il posto una sfacciata, fasulla, fittiziamente illimitata giovinezza, prolungata con trattamenti, sostanze, cure, diete, infiltrazioni e chirurgie; madri che vogliono essere e apparire come le figlie e come loro si atteggiano, spesso ridicolmente. Lo stesso per i padri, che rinunciano a se stessi per mimetizzarsi nella "cultura giovanile" dei figli.

Gustavo Zagrebelsky
Senza adulti, pagg. 46-47
Einaudi ed., 2016