venerdì 15 febbraio 2013

noi siamo quello che diventiamo

La nostra vita non è statica ma dinamica, l'immagine che noi abbiamo di noi stessi deve essere continuamente aggiornata sulla base di come cambiamo nel tempo.
Gli automatismi sono sempre in agguato. 
Se noi ci siamo vissuti in un certo modo, se abbiamo avuto di noi stessi una certa immagine, rischiamo di pensarci sempre uguali a come siamo stati ieri.
Ma oggi è un altro giorno e magari nel frattempo siamo un po' o tanto cambiati.
Quando si entra in relazione con persone o cose che sono state significative nel nostro passato, ma con le quali i rapporti sono cessati, è inevitabile ricordare le esperienze, le atmosfere, i sentimenti che abbiamo vissuto, vale a dire il modo in cui siamo stati e ci siamo percepiti nel passato.
A volte bisogna fare uno sforzo consapevole per attualizzare la nostra immagine di noi stessi, ricordarci che ora noi siamo diversi da come eravamo, che siamo passati attraverso esperienze che ci hanno cambiato. Solo così possiamo rimanere nella realtà dell'oggi e viverla in base a come siamo diventati.
E' quindi utile ricordare sempre che noi siamo quello che diventiamo.

8 commenti:

edvige ha detto...

Perfetto nella natura evoluzione di quanto ci circonda e quindi di noi stessi. Non dico la maggioranza ma moltissimo rivangano il passo e lo rimpiangono anche come azione personale ma se lo portassero quest'azione oggi non avrebbe lo stesso risultato e forse non piacerebbe più perchè ogni "tempo" necessita della sua interpretazione e quindi dobbiamo come dici tu senza perdere i valori personali ma essere quello che siamo diventati.
Buona fine settimana.
(Non sempre le parole riescono esprimere un concetto....)

Cinzia ha detto...

Bella questa riflessione. Io so di essere in costante evoluzione, osservo con interesse i miei cambiamenti, e leggere il tuo post ha aggiunto un modo diverso di considerare la cosa.

Buon fine settimana
Cinzia

Paola Tassinari ha detto...

Quello dell'evoluzione, del siamo quello che diventiamo è utile ma il difficile è rendersene conto, si cambia senza volerlo ed io non mi rendo mai conto quando cambio, ma proprio mai, anche perchè cerco aiuto nelle abitudini.

lookingfor ha detto...

Quest post me lo dovrei trascrivere e appendere in bella vista. Il cambiamento è per me uno stress non indifferente, l'abitudine è sempre fonte di conforto.Sì, ma solo in apparenza, è un buon alibi per non affrontare, non evolvere, ed io mi ci sono aggrappata tenacemente, così come al passato. Oggi ho scoperto non solo di potere, ma anche e soprattutto di desiderare un moto differente. La vita non è immobile,ma capricciosa, imprevista e mutevole: se vogliamo "vivere" dobbiamo assomigliarle.

Grazie

Pierluigi ha detto...

Ah, povero Yorick ! Io sì che lo conoscevo bene.

Lorenzo ha detto...

Io mi riconosco nelle foto solo se sono vecchie.

alessandra ha detto...

Sempre molto interessante "la poesia della psiche"!

E'importante non fossilizzarci in automatismi, ma crescere, riflettere, seminare sensazioni cercando di comprendere quali siano le cose che ci fanno stare bene e basare le nostre scelte su di esse, abbellirci del nostro stare bene con stessi attraverso il riconoscerci interiormente. Non essere l'immagine prefabbricata dalla società, ma l'immagine che più ci piace di noi stessi.

Picasso ha detto:- volevo diventare un pittore, sono diventato Picasso.

curlydevil ha detto...

Credo che sia utile ogni tanto soffermarsi a pensare in che cosa siamo cambiati: atteggiamenti, giudizi, gusti e necessità. Ma anche pensare a quali sono le nostre costanti, quel carattere che si forma in abbozzo già nei primi anni di vita e che ci può indicare le strategie a noi più congeniali per raggiungere un obiettivo: l'attacco o la difesa, l'azione o la riflessione, il procedere in linea retta o con mille tornanti.