domenica 27 gennaio 2013

la stanza del venerdì

Come gli attori, portiamo sempre con noi una valigia piena di trucchi e di vestiti di scena.
Raramente, purtroppo, ci è concesso di scendere dal palcoscenico e di stare in mezzo agli altri con la nostra faccia vera, col nostro cuore in mano, sicuri di essere insieme a persone sincere.
Uno di questi posti è diventato La stanza del venerdì, il luogo dove da novembre ogni quindici giorni, si riunisce il gruppo che lavora sull'autenticità nelle relazioni, la cui nascita vi avevo raccontato in ottobre.
Nel video qui sotto vedrete tanti attori, bravissimi: nella stanza del venerdì non ce n'è neanche uno.
Ci sono solo delle persone vere che, per la gioia di tutti, si rispettano, dialogano tra loro e si donano reciprocamente la possibilità di relazioni autentiche.


8 commenti:

alessandra ha detto...

grandi, grandissimi! Personaggi indimenticabili che hanno fatto la storia della nostra società attraverso il cinema, rappresentando l'autenticità delle persone. bellissimo post, dovremo tutti rovistare nella nostra valigia del venerdì.
ieri sera guardando il film Django ho pensato e avuto nostalgia della grande Claudia cardinale in "c'era un volta l'west".

iriselibellule@gmail.com ha detto...

M piacerebbe trovare un'iniziativa simile qui da me, ma dovrebbe essere la stanza del mercoledì, che è l'unico giorno libero.

Lorenzo ha detto...

Di solito riesco ad essere me stesso solo quando recito.

Paola Tassinari ha detto...

Non credo molto alla possibilità di aprirsi, molto spesso non lo si fa neanche con se stessi, con gli altri c'è un ulteriore velo e poi la verità è relativa

TeZ ha detto...

Il titolo del post, (e l'idea che racchiude e racconta) è così bello che credo potresti sfruttarlo per l'iniziativa che stai portando avanti.
In fin dei conti "la stanza", in questo caso del venerdì, rimanda splendidamente ad uno spazio sì circoscritto ma solo perché scelto, selezionato, meditato. E, anzi, in questo caso la limitazione dello spazio in una stanza (d'anima) anziché precludere il volo lo prepara.

Sandra M. ha detto...

Ma davvero ci si riesce?

Pierluigi ha detto...

Il suo naturale era la posa.

lookingfor ha detto...

Sembra paradossale, ma io sto trovando un po' di autenticità provando a recitare. Nel teatro, specialmente attraverso l'improvvisazione,viene fuori tanto di quello che si ha dentro. A me è successo, è stata una faticosa esperienza, molto liberatoria.
Chi non ha fiducia e crede di non avere frecce al suo arco, spesso utilizza maschere nella relazione.
Buttar fuori, mostrarsi, accettarsi. un percorso affascinante per trovare equilibrio e verità. Il progetto è bellissimo, se fosse qui proverei a farne parte.