mercoledì 12 dicembre 2012

apocalisse o nuovo inizio?

Ho trovato interessante che qualcuno abbia pensato di sostituire all'ipotesi dell'apocalisse legata alla presunta profezia dei Maya, quella di un possibile nuovo inizio.
Posta così la questione mi sembra decisamente più interessante, perchè, almeno a livello di immaginario collettivo, potremmo prendere tutti spunto da questa presunta fine del mondo per immaginare con il 2012 la fine di un'epoca e l'inizio di un'altra, riconducendo il tema a una questione vitale, posto che la vita sempre consiste nella fine di qualcosa che ha compiuto il suo ciclo e nell'inizio di qualcosa di diverso.
Per conto mio, amo immaginare che questo nuovo inizio riguardi i temi del valore dei limiti e della ricerca di senso.
Mi piacerebbe che avesse terminato il suo ciclo vitale l'idea collettiva da tempo dominante di un progresso infinito senza limiti, dell'aumento della ricchezza come metro per misurare il benessere delle persone, dell'economia come variabile indipendente rispetto alla politica e all'etica, entrambe da mettere in relazione alla ricerca del bene comune.
Ma soprattutto mi piacerebbe che si volesse tutti un po' più riflettere su ciò che dà realmente senso alla propria vita, a quanto il benessere individuale sia da mettere in relazione a quello degli altri.
Perfino la pur importantissima ecologia, senza una chiara consapevolezza dei fini per i quali la vita vale la pena di essere vissuta e senza la sincera accettazione dei limiti naturali che sostanziano la nostra umana esistenza, non ha un valore di per sè assoluto.
Ad un nuovo inizio si può arrivare in modo anche graduale, anzi forse sarebbe meglio che fosse così. L'importante è desiderare veramente un cambiamento di stili di vita, non in forza di un dovere imposto dagli eventi, di una ineluttabile necessità della Storia, ma come frutto di una autolimitazione avvertita come la cosa realmente migliore per sè e per gli altri, un progetto di vita nuovo che trovi il suo senso, da un lato nell'abolizione degli accumuli eccessivi e degli sprechi e dall'altro, nell'incremento della responsabilità personale e della solidarietà verso gli altri, in modo particolare verso coloro che, rispetto a noi, vivono in condizioni di maggior disagio.  

9 commenti:

nellabrezza ha detto...

è semplicemente molto bello guardare alla fine come ad un nuovo inizio...

concordo sulla speranza di riuscire a convincere i ricchi e gli sperperatori a non scialacquare il pianeta. ma sarà dura...

Renata_ontanoverde ha detto...

Già dal mio nome, la rinascita è la mia costante, una ricerca nel tempo circa l'evoluzione, con alterne vicende e con vario esito, ovviamente!

Anch'io intendo la data del 21.12.12 un passaggio psicologico più che fisico, come lo è stato in definitiva l' 01.01.2000 quando il millennium bug doveva sterminarci tutti.

Che siamo provvisori lo sappiamo, quindi rifiuto tanta ansia per l'evento anzi, sono piena di speranza: che la gente e di conseguenza il mondo cambi!

Buon week-end Renata

iriselibellule@gmail.com ha detto...

Ricordo di aver trovato il computo dei Maya quando ero ragazzina in un libro dell'editore Einaudi , serissimo, di archeologia, che conservo ancora. Allora la data 21 12 2012 era lontanissima. Non credo che succederà qualcosa di più catastrofico di ciò che già avviene ormai così spesso, ma sarebbe bello un nuovo inizio e condivido tutte le speranze espresse.

edvige ha detto...

La speranza in un qualcosa di nuovo e di diverse esiste sempre almeno per me e certamente non è questa data che mi possa dare maggiori o minori aspettativw. Sarà perchè forse a 69 anni ben portati e di spirito giovanile i cambiamenti avuti sono tanti che ormai come dire ...ci si ha fattoil callo!!!! Buona fine settimana e scusami se non trovi spesso i miei commenti ma alle volte preferisco passare i commenti banali giusto per farli non sono il mio forte.
Ciaooo

Paola Tassinari ha detto...

Su questo tema ho scritto in un mio romanzo, io credo che il pensiero sia "elettrico"(le sinapsi dei neuroni)e possa fluttuare anche fuori dalla scatola cranica, se veramente lo vogliamo il pensiero "benefico" potrà prendere corpo, un solo sorriso può fare molto :)...i passaggi, i cambiamenti sono sempre dolorosi e pesanti, ma poi ci sentiremo più leggeri e perciò la vita sarà BELLA!

alessandra ha detto...

Si intravede e si sente la necessità di un cambiamento da parte delle persone, quasi un ritorno al passato, al ritrovare quei valori importanti per la vita che privilegiavano oltre al benessere economico lo spirito e la dignità individuale di ognuno. Sembra quasi un ritorno alla terra e alle sue ricchezze terrene ma anche spirituali. Un ricongiungerci con l'universo che c'è in noi stessi anche attraverso il prossimo dimenticato.
non dovrebbe esserci una data per questo, ma ogni istante, ogni momento prezioso del nostro essere in questo mondo o società.

Anna ha detto...

Vorrei che fosse così, ma ci credo poco.

Pierluigi ha detto...

Non meritiamo una rivelazione. Non meritiamo un nuovo inizio.

Anonimo ha detto...

detesto i buoni propositi da ipocrisia buonista natalizia. Senza polemica e con il massimo rispetto per chi crede nel Natale ( e ha davvero buoni propositi , per 365 giorni all'anno)
Michiamodame