lunedì 21 maggio 2012

un terremoto inimmaginabile

Il terremoto che ha colpito la bassa modenese e il ferrarese è stato un evento inimmaginabile, perchè qui da queste parti non si è mai visto nulla di simile da secoli se non da millenni. Credevamo che essere su una terra elastica, perchè non rocciosa e zuppa d'acqua fosse una garanzia sufficiente per non subire mai danni così gravi e la morte di sette persone. Ma la parola mai non è del mondo umano.
A Modena città, comunque, non abbiamo avuto nessun problema, se non quello di svegliarci di notte e aspettare che il movimento delle case cessasse. Invece in provincia ci sono stati danni grandi, case lesionate e crollate, edifici industriali anche di recente costruzione abbattuti, animali (soprattutto mucche e maiali) morti sotto le macerie dei grandi allevamenti.
Quasi tutti gli edifici storici (chiese, torri, torrioni, mura, rocche e castelli) che erano il legame degli abitanti col loro passato e rappresentazione concreta della loro storia e della loro identità culturale, hanno subito gravissimi danni o sono crollati. Oltretutto qui piove e fa freddo (strano per il mese di maggio, che spesso vede sole e temperature estive), e ciò acuisce i disagi.
Mirandola, Medolla, S.Felice sul Panaro, Massa Finalese e Finale Emilia sono una serie di comuni vicinissimi tra loro, che segnano il confine tra il modenese, il mantovano e il ferrarese.
Proprio qui sotto, a Rivara di S.Felice, vicinissimo a dove c'è stato l'epicentro del terremoto, da anni si è progettato di costruire un enorme deposito grande centinaia di milioni di metri cubi, per stoccare il gas metano, contro la volontà delle popolazioni locali, dei comuni, della provincia e della regione. Immagino che almeno questo incubo, di avere per sempre una enorme bomba sotto le proprie abitazioni, svanisca e che almeno questo sia un frutto positivo di questa catastrofe.
Ma adesso speriamo solo che il peggio sia passato e che si possa pensare unicamente alla ricostruzione e alla ripresa, che sarà comunque dura e difficile.

9 commenti:

nellabrezza ha detto...

che enorme tristezza questo strappo grande dal passato, dalla nostra storia, che mi coglie quando guardo gli edifici storici crollati.. ma la vita umana è più importante. e lodo la vostra lungimiranza, la vostra civiltà ed intelligenza nel rifiutare quelle facili soluzioni che a lungo termine possono generare disastri !

cristina ha detto...

Lo spero tsnto anch'io Giorgio, un abbraccio e un pensiero a tutte le persone che ora stanno soffrendo e provano disagi per il freddo e per la sensazione di avere perso un pezzo del passato comune.

L'apprendista ha detto...

Infatti, mai e sempre non sono parole di questo mondo. Mi auguro che non ci siano più scosse ne vittime e che la ricostruzione e il ritorno alla normalità di tutte queste persone siano rapidi e guidate dal buon senso e la speranza. Ti abbraccio un'altra volta.

intherainbow ha detto...

Sono profondamente dispiaciuta della ferita data a queste meravigliose terre che conosco bene.
Un abbraccio di solidarietà a gente sempre dotata di grande dignità, anche nella sofferenza.

alessandra ha detto...

Ero molto in pensiero e non sapevo se scrivere un commento nel blog per chiederti come stavi tu e la tua famiglia. Non ci sono parole in questa circostanza, prima un inverno durissimo ora questa terribile calmità, siete messi molto a dura prova e non è escluso per nessuno che possa capitare di vivere una simile esperienza che ci rende impotenti e ci fa sentire piccoli di fronte alla potenza della terra.
Sento benissimo dalle mie parti il continuo tremolio della terra, come quando accadde nel Friuli. Un abbraccio a tutti voi.

Emanuela ha detto...

Quando si è saputo dove era l'epicentro, la prima cosa a cui ho pensato è stata "meno male che non è stato fatto il deposito di stoccaggio del gas": la paura è stata tanta, i danni enormi, ma se ci fosse stato anche il deposito era una catastrofe.

Vania ha detto...

..un saluto.
Vania

Paola Tassinari ha detto...

...a Ravenna solo tanta paura, le catastrofi naturali ci fanno sentire il peso della nostra piccolezza in confronto alla natura, dopo la paura si contano i danni e allora in certi casi arriva la disperazione...un abbraccio di solidarietà, conta poco lo so è solo un pensiero.

carlafamily ha detto...

Un'Italia molto provata in questi ultimi giorni, forse dovremmo dire ultimi tempi! Da qui cerchiamo di restare aggiornati leggendo i giornali on line ma è dai blog che capiamo lo stato d'animo delle persone. Grazie tantissimo delle informazioni e della delicatezza di sentimento anche in queste circostanze.