giovedì 10 maggio 2012

i due pesci

Foto di Arianna Zorzolo
Ho letto questa antica storia:

"Due pesci si incontrano nel mare e uno dice all'altro: Com'è l'acqua dalla tua parte?
E l'altro risponde: Acqua? Che cos'è l'acqua?".

Questo racconto mi ha colpito molto, ma non so bene spiegare il perchè. Ogni tanto mi riviene in mente e mi sembra che contenga qualcosa di importante, ma non so dire che cosa.
Che ne dite?

16 commenti:

❀~ Simo ♥~ ha detto...

Acqua?...essenza di vita.
Buona giornata!

intherainbow ha detto...

Diversa visione della vita!!!L'acqua è vita!!!...ma c'è chi vive la vita e si pone domande, e c'è chi ci sta dentro, la vede solo scorrere e non sa la grande opportunità che ha!!!
Com'è l'acqua? putrida?...limpida?...lo scopriamo solo vivendo, cioè nuotando nella vita!!
Buona giornata!!:))

Marzia ha detto...

E' come per l'aria, mio figlio dice sempre che è "una cosa che c'è ma non si vede, ma se manca si sente". Diamo spesso per scontato tante cose sull'importanza delle quali sarebbe bene riflettere. Magari si rischierebbe meno di affogare al primo problema, non so.

Sandra M. ha detto...

Forse uno si "fa scorrere" la vita intorno e non ne mette a fuoco manco un pezzettino. L'altro si comporta esattamente all'opposto. Chi è più felice?

iriselibellule@gmail.com ha detto...

Colpisce tanto anche me , che mi fermo a lasciare un commento anche se ho una fretta dannata , in questo periodo da quando lavoro di nuovo, non ho più tempo di far niente. Da piccola non sapevo cos'era l'aria . O meglio : sapevo che vuol dire cambiare aria alla stanza , cioè aprire la finestra ... ma quando il babbo mi spiegò dell'atmosfera e che fuori di essa c'era il vuoto cosmico e non avremmo potuto respirare mi ci volle parecchio per acquisire il concetto. Fu una grande conquista, dopo mi pareva di aver compreso una cosa inportantissima, ed è così, estendendo il concetto ad altri, come la libertà per esempio. Com'è essere liberi, lì da voi, chiese un uomo che viveva in un regime dove un dittatore comandava tutti? Libertà ? Che roba è? Rispose un uomo felice e libero.

Paola Tassinari ha detto...

Quello che volevo dire io l'ha scritto Vitamina...comunque ignorare vuol dire stare bene, io stavo meglio quando conoscevo meno cose.

TeZ ha detto...

A) un pesce è consapevole di vivere nell'acqua, consapevole cioè della specificità del suo ambiente, mentre l'altro no;
B) un pesce si pone problemi, vuole conoscere, razionalizza, mentre l'altro vive come capita;
C) un pesce vuole a tutti i costi migliorare e perciò indaga sull'acqua del vicino: peccato che il suo vicino sia un pesce fuor d'acqua...
Vabbé, mi sono divertita.
:-)

Farfalla Legger@ ha detto...

Non ho capito bene quando il primo pesce afferma:" Com'è l'acqua dalla tua parte?"
Mi chiedo: ci sono due acque differenti? l'acqua è l'acqua, può essere fredda o calda, ma se i due pesci sono vicini (visto che si incontrano) l'acqua è la stessa!
Allora mi viene da pensare della soggettività della percezione di un oggetto. Ognuno di noi ha un modo di percezione diversa forse determinata dalle nozioni che gli sono state date nel tempo precedente, magari da piccoli...
E poi chi stabilisce che quel liquido si chiami proprio Acqua? L'origine dei nomi è stato dato dall'uomo su che parametri?
Ci hanno inculcato che il liquido si chiama acqua e noi continuiamo a chiamarlo acqua...se gli avessero dato il nome (che so) orchidea noi lo avremmo chiamato orchidea...ihihihihih forse sono un pò fuori di testa! Ciao

TeZ ha detto...

Aggiungo un'altra versione.
D): il primo pesce ha il senso degli affari, pensa solo a guadagnare in termini di generale benessere, il secondo pesce è uno svagato, un poeta-hippy, uno a cui queste cose "ja rinbarzeno"*

(*in romanesco "gli rimbalzano", non se ne cura per nulla)

nellabrezza ha detto...

..è che il secondo pesce non sa di essere un pesce, poichè non sa cosa sia l'acqua. è totalmente inconsapevole di sè.
vive allegro e superficiale !

Renata_ontanoverde ha detto...

Ha tutta l'aria di essere una storiella zen!

Il primo pesce crede di conoscere l'elemento acqua e si informa con l'altro, vuole sapere se è sempre ed ovunque la stessa. Invece, l'altro pesce è consapevole che tutto è soggettivo e che spesso ciò che crediamo di conoscere perfettamente è totalmente il contrario da come lo percepiamo! ;)

Buon week-end!

Anonimo ha detto...

forse non è così importante definire tutto, dare una spiegazione a tutto... a volte basta vivere le cose e basta, senza preoccuparsi di dare loro un etichetta...
forse la mia interpretazione è un po' banale ma è questo che mi ha suscitato la storia...

carlafamily ha detto...

Sembra che rappresenti la vita vista da punti di vista differenti ma proprio questa mattina ho letto un bellissimo post in
http://lecosechepiaccionoa-me.blogspot.com/
è davvero molto delicata la descrizione che fa della vita.
Mi presento sono "ilcastdellanostravita.blogspot.com

Anonimo ha detto...

esserci e basta...un puro istinto di vita
S

Aires ha detto...

Colpisce anche a me questo racconto! Probabilmente perché la domanda finale è imprevedibile come risposta ed anche perché è a carattere esistenziale.
A volte accade che dei turisti visitino più luoghi di una città rispetto ai rispettivi cittadini. Perché chi ci vive da magari per scontato le zone a lui vicine, snobbandole anche un po' e rischiando così di non apprezzarle come chi le vede da più lontano. Lo stesso accade spesso e volentieri nella vita, quanti non riescono a trovare la loro felicità in ambienti a loro vicini e si illudono di poter trovare quest'ultima solo altrove? Riconduco questa domanda al primo pesce, curioso di sapere delle altre acque.

p.s. La foto dei due pesci l'ho scattata io :)mi ha fatto piacere vederla utilizzata! Gran bel Blog, complimenti!

giorgio giorgi ha detto...

@aires: grazie per la foto gentilmente concessa. Se ti fa piacere ci metto sotto il tuo nome, se me lo comunichi. Sono contento che ti sia piaciuto il blog.
Buona estate!