martedì 6 marzo 2012

ogni persona è una poesia


Entra una persona nuova nel mio studio. La accolgo: io sono una fila di punti interrogativi.
E' lì per raccontarmi la sua vita, quel filo rosso che lo accompagna da sempre e che si è riempito di piccoli e grandi nodi che da solo non riesce più a sciogliere.
E' una persona, un essere umano, ha un cuore che sente dolore.
E' dubbioso, non sa dove andare, ha perduto la traccia del sentiero che stava percorrendo da sempre.
Si siede.
Da dove devo cominciare? mi chiede.
Da dove vuole, rispondo.
Lo osservo, vedo la sua postura, vedo la posizione del suo corpo sulla poltrona, guardo le tensioni che lo irrigidiscono, ascolto la sua difficoltà nel cominciare a parlare, a dire di sé, a prendere in mano il suo gomitolo male arrotolato.
Non è facile, mi dice.
Lo so, gli rispondo, e vorrei aggiungere: ci sono stato anch'io, e molto a lungo, a suo tempo, seduto sulla poltrona di chi chiede aiuto.

Non ha ancora cominciato a raccontarmi la sua vita, i suoi problemi, e già sono in relazione con lui, perché il modo in cui si è presentato, le cose che mi ha detto, come le ha dette, ogni movimento del suo corpo, mi sono entrati dentro, suscitandomi delle emozioni, dei collegamenti interiori, delle risposte istintive.
Le stesse parole dette da due bocche diverse, da due corpi diversi, hanno significati diversi.
La psicoterapia viene definita la cura con le parole ma non ha parole standardizzate, uguali per tutti, perché non esiste un paziente uguale ad un altro, così come non esiste un essere umano uguale ad un altro.
Nessuna persona suscita sentimenti uguali.
Nessuna seduta è uguale ad un altra.
Si è esattamente quel che si è in quel preciso momento, si è in relazione, si è vivi, mai uguali ad un momento precedente.
Non è detto che si vada avanti, ci si può anche fermare subito, sentire e capire che non è un incontro fecondo.
Oppure decidere di iniziare insieme un viaggio di cui si sa ben poco, se non che vale la pena di provare a partire.
Ogni persona, ogni relazione è una poesia e tutte le parole della psicoterapia sono parole poetiche.

21 commenti:

Massimo Caccia ha detto...

Ogni persona è una poesia...mi intriga questo tuo pensiero. Un invito a non essere banali con chiunque.
Buona giornata.

Anonimo ha detto...

Il lavoro che faccio, in modalità differenti, implica le stesse dinamiche che agiscono quando davanti a te si siede una persona con tutto il suo carico di disagio e di dolore. I miei "pazienti" hanno dai sedici ai diciotto/diciannove anni e hanno per la testa,come è giusto che sia, in quelle splendide mattine di primavera, ben altro che gli apologisti della produzione latina del II secolo.
Hai proprio ragione,ogni relazione è una poesia. Ma se qualsiasi lavoro, dal più complesso al più umile, interagisce con le aspettative, i bisogni e i desideri di un altro che spesso realizza, possiamo dire che si esprime(o dovrebbe esprimersi) con un linguaggio molto vicino alla poesia?
Buona giornata a te.

Unknown ha detto...

E' molto bello questo tuo considerare l'altro, chiunque sia, una poesia. Basta questo a capire che sei in grado di accogliere, nel vero senso del termine, chi ti chiede aiuto e già questo fa di te la persona giusta al momento giusto. Ciao

alessandra ha detto...

Possiedi una grande empatia verso il prossimo , sentimento importante che fa emergere la compassione,attraverso di essa si penetra all'interno del dolore altrui, diventa palpabile , quasi a toccarlo e nel dolore si determina la postura, il tremolio, lo sguardo da dove scaturisce tutta la poesia di un individuo.
Mi sentirei male nel sedermi al tuo posto, assorbirei la sofferenza altrui sentendola mia mentre credo che professionalmente sia neccessario un certo distacco che permetta sia coinvolgimento ma anche lucidità.
E' bello leggere che le parole ti escono spontanee dalla percezione poetica di chi ti sta di fronte, è molto bello questo, sai io invece cosa penserei?
E'una persona ammalata nell'anima ed io devo trovare gli strumenti giusti per aiutarla, anche severi se neccessario, il tuo compito è arduo assai:-indicare la direzione giusta a chi si è perso, ardua e affascinante. I miei complimenti.

Luigi ha detto...

molto belle queste riflessioni Giorgio: mi ricordano molto uno psicologo autriaco, fautore della Logoterapia, Victor Frankl!

Rossland ha detto...

Emozionante...

cristina ha detto...

Anche a me piace molto: Ogni persona è una poesia...mi risuona dentro!
ciao Giorgio!

Paola Tassinari ha detto...

...si è in relazione, si è vivi, mai uguali ad un momento precedente...io trovo questo molto vero, siamo come il mare, la natura, sempre in movimento,e ciò è causa d'incertezza, almeno per me.

Anonimo ha detto...

...son silenziosa, ma ti leggo sempre con molto molto piacere. Questo post mi arriva con un'intensità particolare. Ti lascio un abbraccio.

tittidiruolo ha detto...

Grazie.. spero che la mia psyco ( la chiamo così) abbia avuto la stessa tua empatia.. comunque stiamo andando benino..

olgited ha detto...

Bello ed interessante questo post,mi ha fatto capire molte cose.Buona notte,ti aspetto da me,se ti fa piacere!

Ivana ha detto...

Questa pagina mi ha commossa, prima mi ha colpito il titolo, alla quinta riga avevo il nodo alla gola e cinque righe più sotto avevo gli occi umidi. So come ci si sente quando si tengono dentro cose che arrivano a pesare come macigni e non si sa da che parte cominciare quando vogliamo liberarcene. L' importante è trovare la persona giusta a cui aprirci e ci faccia sentire a nostro agio. e non è facile. Hai usato parole molto belle, ricche di umanità. Ciao Ivana

Renata_ontanoverde ha detto...

Vero: quando fra due persone si alza il velo delle remore e dell'apparire, uno pronto a parlare, l'altro pronto ad ascoltare senza giudicare, si instaura un legame molto profondo, come di amici di vecchia data, di fratelli che condividono le stesse sofferenze.

Devi essere una bella persona!
Un sorriso, Renata

Emanuela ha detto...

Alcune poesie appena le leggi le senti risuonare dentro, le comprendi, altre hai bisogno di leggere e rileggerle. Così succede con le persone, con alcune sei in sintonia, ci si intende, con altre serve capirsi, spiegarsi. Sentire negli altri poesia porta ad avere grande rispetto di ogni persona.
Mi piace molto questo post.

rosso vermiglio ha detto...

tra queste righe leggo passione per il tuo lavoro. Aggiungiamo una grande sensibilità e capiamo perchè riesci ad avvertire poesia nelle relazioni con le persone. Credo che i tuoi pazienti siano fortunati ad averti come psicoterapeuta

Lorenzo ha detto...

Ora che avevo trovato il bandolo, non trovo più la matassa. Ok, un problema per volta.

L'apprendista ha detto...

Oggi è un giorno speciale per me. Se ti va passa per il mio blog. Un abbraccio.

Anonimo ha detto...

Posso immaginare cosa provi il terapeuta durante un rapporto di forte empatia. Ne ho esperienza come paziente e credo di aver percepito nettamente lo "scambio" emozionale tra me e il terapeuta. Sono passati molti anni, ma ancora certi pensieri mi arrivano come se fossero espressi con le sue parole, a volte ne sento perfino la voce.

zefirina ha detto...

mi piace l'immagine della fila di punti interrogativi, da come ne parli non sono però di quelli che mettono ansia

Pierluigi ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Ste ha detto...

complimenti. Non c'è da dire altro!