giovedì 2 febbraio 2012

c'è bisogno della neve

C'è bisogno della neve per interrompere la routine sempre uguale della nostra vita quotidiana.
C'è bisogno della neve per ritornare bambini e fermarci stupiti a contemplare uno spettacolo naturale antico e inusuale.
C'è bisogno della neve per rallentare tutti i nostri frenetici ritmi, per scendere dalla giostra che non si ferma mai.
C'è bisogno della neve per abbassare il livello dei rumori e farci godere un po' di più del silenzio.
C'è bisogno della neve per pensare che la nostra società non è perfetta, che qualcosa di più forte la può intralciare e perfino bloccare.
C'è bisogno della neve per ricordarci che ci sono cose che non cambiano col tempo, accadimenti naturali che sopravvivono sempre uguali al passare degli anni e al mutare degli stili di vita.
C'è bisogno della neve per ridimensionarci un po' e farci sentire meno onnipotenti.
C'è bisogno della neve per ricordarci che i disagi non si possono eliminare per sempre dalla vita.
Ma quando la neve si sarà sciolta, è certo che torneremo a correre come prima...

16 commenti:

Mary ha detto...

... e a lamentarci perchè la neve c'ha fatto perdere del tempo prezioso fra mille sciocchezze.
Ahimè... l'Uomo non vuole proprio capire!
Mary

rosso vermiglio ha detto...

C'è bisogno della neve per farci apprezzare di più l'assopito calore domestico :)

Emanuela ha detto...

Io adoro la neve, e tutto quello che scrivi è verissimo. Eppure si riesce a lamentarsi della neve ... perchè c'è ...

❀~ Simo ♥~ ha detto...

un po ci voleva ma ora basta.....

Renata_ontanoverde ha detto...

Vero, Doc, c'è bisogno ! ma ne farei volentieri a meno ;) ....

tittidiruolo ha detto...

e... quando s'impara??? :) ciao doc :)

cristina ha detto...

La neve sicuramente ci fa fermare a riflettere
mettendoci un po' a disagio ci fa spostare il punto di vista ...
inoltre ci fa stupire della bellezza e della forza costante della Natura e dei suoi cicli!

Soffio ha detto...

Aggiungiamo un pezzetto di terremoto....

Carlo ha detto...

Dottore
ci siamo dimenticati di come si ritorna bambini, la neve non ci ferma,ma alimenta l'ira perchè la società si è abituata alla frenesia.
La neve è un cambiamento ed in quanto tale ci mette in una condizione di ostilità (resistenza al cambiamento) .Siamo figli dannati della tecnologia e continueremo imperterriti, quasi le sorti del mondo dipendessero da noi.
Non è una visione pessimistica ; osservo e sento i genitori che portano a scuola i figli; li vedo irrequieti, maledicono la neve (almeno quella cittadina) per svariati motivi, ritardo al lavoro, perché salteranno la palestra o non potranno uscire in bici etc.. etc.. mettiamoci anche gli intelligenti che scrivono in macchina con il cellulare e quelli che scrivono al cellulare mentre accompagnano a piedi i figli a scuola.
E ha visto la reazione della gente quando un traliccio della telefonia ha smesso di trasmettere e per un po la rete g3 ha smesso di funzionare?
I rumori si alzano, e sarebbe bellissimo se fosse per gli schiamazzi dei bambini che giocano con la neve, ma purtroppo non è così; bisogna spigere decisi sul pedale dell'acceleratore per uscire dal parcheggio, visto il cumulo di neve.
Sicuramente la neve come anche (riprendo quando scherzosamente scritto da Soffio) i terremoti ci dovrebbero aiutare a capire che è un attimo…!

Paola Tassinari ha detto...

...io facevo volentieri a meno della neve.
Brrrrrrrrrrr mi fa pensare al gelo della morte.
Saluti gelidi.

ele ha detto...

la penso esattamente proprio così come te... un anno fa, per la nevicata di un anno fa, mese più mese meno, a roma ci fu una tempesta di poche ore, pensai e forse scrissi proprio questo...che la neve fa bene. ci sentiamo troppo troppo onnipotenti, sempre col culo lì su quelle automobili puzzolenti ed inquinanti...

alessandra ha detto...

Che bella la Neve! A me viene in mente la poesia di Ada Negri "Neve".
Quando è troppa e crea disagi e danni diventa un altro discorso, ma una bella nevicata dona proprio quelle sensazioni che tu descrivi. Come la felicità dei bimbi che possono fare vacanza, noi adulti che non siamo costretti a giustificare il nostro esserci semplicemente fermati all'interno del calore domestico e di noi stessi, riposandoci.
Inoltre collego la neve ai ricordi più belli, l'infanzia e le corse con lo slittino, l'adolescenza ed il primo bacio sotto la neve a capodanno, due anni fa,capitò d'innamorarmi(non ricambiata) fuori nevicava, avevo acceso il caminetto e andai con dei grossi calzettoni sotto il caldo piumone a sognare mentre fuori cadeva la neve lenta lenta.

nellabrezza ha detto...

qui a roma la prendono sempre come un gioco, forse perchè la vediamo di rado...da stamattina sulla collinetta che si vede da casa mia, c'è una folla di persone che si stanno divertendo con slitte improvvisate, urla e strilli e risate...!

horror vacui ha detto...

Ho letto adesso il tuo post e sono in perfetta sintonia con le tue parole. Non a caso avevo scritto qualcosa di simile sul mio blog. :))
Un tempo la neve era considerata un dono dal cielo, oggi è diventata quasi un'orribile catastrofe, una minaccia al nostro quieto e confortevole vivere, al punto di terrorizzarci e immobilizzarci. E' normale che ci sia anche l'inverno, è giusto che faccia anche molto freddo e nevichi. Non può essere sempre estate.

nellabrezza ha detto...

oggi ho visto una foto da qualche parte sul web...molto interessante. le pecore, nella neve alta, tracciavano la strada per l'uomo, per il pastore, che le seguiva sul sentiero.. una volta era così, uomini ed animali si aiutavano vicendevolmente, nel bisogno...

Anonimo ha detto...

Al diavolo la neve !! In citta' e' solo un gran guaio ..nulla di cosi' poetico