domenica 1 gennaio 2012

Un 2012 pieno di amore e conoscenza


Esiste un luogo dell'anima dove laicità e religiosità possono convivere armoniosamente al punto di identificarsi quasi l'una con l'altra?
Fino a ieri avrei risposto di no, condizionato come tanti, credo, dall'abitudine a considerare queste due categorie dello spirito in modo oppositivo, quasi inconciliabile.
Oggi invece mi sento di rispondere che quel luogo esiste, che è possibile questa specie di assurdità logica.
Questo cambiamento è avvenuto in me grazie alla lettura di un libro per me bellissimo che consiglio caldamente a tutti, sia alle persone che si professano atee, sia a quelle che ritengono di avere una qualche forma di religiosità: il libro si intitola Io e Dio ed è stato scritto da Vito Mancuso, un teologo cattolico molto particolare.
A pagina 182, Mancuso cita tre scrittori.
Il primo è Bertrand Russell, ateo:
"La vita retta è quella ispirata dall'amore e guidata dalla conoscenza. Conoscenza e amore non hanno confini, cosicchè una vita, per quanto retta, è sempre suscettibile di miglioramento. L'amore senza la conoscenza o la conoscenza senza l'amore non possono maturare una vita retta... Benchè amore e conoscenza siano necessari, l'amore è in un certo senso, più fondamentale, perché spinge l'intelligenza a scoprire sempre nuovi modi di giovare ai propri simili".
Il secondo è Norberto Bobbio:
"Non ho tratto le soddisfazioni più durature della vita dai frutti del mio lavoro... Le ho tratte dalla mia vita di relazione, dai maestri che mi hanno educato, dalle persone che ho amato e che mi hanno amato".
Il terzo è Eugenio Scalfari:
"Ho ancora cose da fare, sentimenti e affetti da esprimere nel presente, conoscenza di me e del mondo da arricchire. Insomma condurre una buona vita finchè durerà. Sono circondato da molto amore e lo ricambio con pari intensità, ricambiare l'amore non costa fatica, anzi l'amore vero dà riposo e beatitudine".


E aggiunge Mancuso:
"Io voglio, desidero, ordino a me stesso, di andare in una direzione precisa, quella del bene e della giustizia, quella dell'amore, quella di una vita all'insegna della veridicità e della lealtà. Io desidero salire sul treno che conduce verso il bene e la giustizia, per me e il maggior numero di persone possibile... Per questo faccio attenzione alle mie idee, le indago, le soppeso, le confronto con le loro antitesi... Desidero tuttavia giungere a una visione del mondo che mi consenta di non sentirmi un illuso nel coltivare l'idea del primato dell'amore e del bene, ma che anzi mi dia più energie per lavorare...
Io non vorrei neppure essere cristiano, se essere cristiano significasse essere qualcosa in più e di diverso dal mio essere naturale, una sorta di vestito soprannaturale che si aggiunge e che copre il mio essere naturale. Non voglio appartenere a nulla e a nessuno che non sia questa vita, da servire in perfetta libertà, per quanto a un essere umano possa essere dato di vivere in perfetta libertà. Voglio essere semplicemente un uomo, un uomo accanto ad altri uomini che crede nel bene e nella giustizia, che crede nell'amore [...] elevando la mia mente a comprendere e a sentire con viva emozione la realtà che più di ogni altra merita il nome di mistero, e che qui nomino con le parole di Lucio Dalla:
"Ecco il mistero,
sotto un cielo di ferro e di gesso
l'uomo riesce ad amare lo stesso,
e ama davvero,
senza nessuna certezza,
che commozione, che tenerezza".


Perchè, per essere uomini naturalmente buoni, in fondo in fondo, non serve che questo: amarsi, amare gli altri, conoscersi e conoscere gli altri, sempre di più e sempre meglio, in un percorso di crescita personale che può durare per tutta la vita.
Perchè amare senza conoscere sé stessi e gli altri può essere un'assurdità, un esercizio sterile di buone intenzioni che può portare ad agire inutilmente e a volte in modo dannoso: è solo la conoscenza vera di sé e degli altri che può portare ad amare realmente, con risultati positivi concreti, e il fatto che una persona sia atea o religiosa, da questo punto di vista, non fa alcuna differenza. Ecco, proprio questo, dove amore e conoscenza sono ambedue amati e incoraggiati, credo sia il luogo dove laicità e religiosità possono convivere insieme in pace e armonia.

29 commenti:

Galadriel ha detto...

Buon 2012 a te e a tutta la famiglia e hai tuoi pazienti che possano trovare serenità. Una forte stretta di mano.

Loredana ha detto...

Per me il fulcro è tutto qu: conoscersi e conoscere gli altri, complicato quasi allo stesso modo, ma non impossibile, presuppone un volersi mettere in discussione e un decidere anche di cambiare.
Buon anno
loredana

Soffio ha detto...

Ciao George. come sei serio e mistico già dal primo dell'anno !!!

iriselibellule@gmail.com ha detto...

Grazie per questo post, mi serviva e tornerò a leggerlo .

Monica ha detto...

tantissimi auguri di un 2012 pieno di gioia. Ti ringrazio per i tuoi auguri, Mony.

Paola Tassinari ha detto...

Prolisso coi post, telegrafico coi commenti, intanto BUON ANNO... e poi una cosa che ho notato, hai sempre foto bellissime.
Conoscenza e amore, io ho curiosità e amore possono bastare?
Io ho dato amore a piene mani, perchè sono così, ma ciò non piace a tutti, anzi mi hanno schiantato, veramente distrutto perchè c'è chi è invidioso anche di un sorriso.
Invidioso nel senso più classico, cioè il vedere distorto, voglio augurarmi da sola di ritrovare il mio sorriso, perchè io credo che ancora prima di amore e conoscenza ci sia un sorriso , che avvicina e accetta.
BUON ANNO CON UN SORRISO

edvige ha detto...

Buon Anno 2012 a te ai tuoi cari e che tu possa continuare la strada di dare quanto più possibile serenità a tutti

Rosa Bruno ha detto...

Sono molto d'accordo sul fatto che questo luogo esista ed esista questa possibilità.
L'essere umano ha bisogno di risposte complesse che l'amore dà, senza affatto domandarsi se chi le riceve sappia esattamente quale sia il suo stesso rapporto con il divino.
Questa cosa che cerchiamo di descrivere con milioni di parole e su milioni di libri ci parla...che la si ascolti o meno, nostro è il compito di cogliere l'occasione di "sentire".
Il modo in cui ci coinvolge è assolutamente semplice e naturale non ci richiede affatto di essere diversi, ma essendo purissimo amore incondizionato ci accetta per quello che siamo e ci ama superando persino l'esigenza del perdono.
Questo sentire non è connotato di significati religiosi è un modo d'essere, di porsi...una forma di umiltà che predispone all'ascolto, all'accoglienza, all'accettazione, alla convivialità, alla crescita comune...alla condivisione.
Grazie della visita Giorgio.
Un 2012 pieno di amore e conoscenza per tutti noi :))
Namastè

TrecceNere ha detto...

Condivido parola per parola...e ti ringrazio per le citazioni che hai trascritto...le rimetterò in circolo, come si fa con l'amore. Un felice anno nuovo

Artemisia ha detto...

Anche, atea impenitente, a me piace molto Vito Mancuso.
Buon anno, Giorgio!

il monticiano ha detto...

Quando ho visto Vito Mancuso e l'ho sentito parlare devo ammettere che a me è piaciuto molto.
Io sono e mi sento, credo, come ciò che afferma Norberto Bobbio.

Mi sono inserito tra i tuoi lettori fissi.

Grazie del tuo commento cordiale e generoso al mio blog.
BUON ANNO NUOVO!
aldo.

Carlo Volebele Vay ha detto...

Sono ateo, ma un post che parla dell'amore tra gli esseri umani in questo modo, non potevo che apprezzarlo. Ciao e buon anno
Carlo

Renata_ontanoverde ha detto...

Essere una persona retta e giusta , cercando di migliorare e di capire, di amare e di perdonare se stessi e gli altri è senz'altro una via a doppio binario, le cui rotaie rappresentano la vita laica e la vita spirituale.

La religiosità vera non pregiudica la vita laica, come la vita laica se attinge adeguatamente nella spiritualità può dare soddisfazioni enormi!

Tutto dipende dal fatto di vivere con consapevolezza.

nellabrezza ha detto...

certamente, hai ragione.
ma i religiosi credono che bisogni osservare le leggi di dio, soprattutto nelle scelte personali, e qui cominciano le differenze, che possono essere anche molto profonde..

bellissime foto, ma sono tue??

giorgio giorgi ha detto...

@nellabrezza: Magari fossi così bravo! No, le foto non sono mie e quando non trovo il nome dell'autore, non posso metterlo in didascalia.

giacy.nta ha detto...

Passo per lasciarti i miei auguri!:)

Linda_chi? ha detto...

Buon anno anche a te!

rom ha detto...

"... amare senza conoscere sé stessi e gli altri può essere un'assurdità..." parole con cui concordo, purché, come penso tu intenda, alla parola conoscenza si dia un significato più ampio di quella identificabile con il pensiero verbale: il "luogo dell'anima dove laicità e religiosità possono convivere armoniosamente" certamente esiste nel primo anno di vita di ogni essere umano, e penso anche oltre. Conoscenza come capacità di sentire-sapere, capacità di visione della realtà per quella che è - la scienza del neonato e dei bambini piccoli ancora sani, per cui se sono trattati con cura amorevole sincera stanno bene e se sono trattati con violenza o cura falsa stanno male e, almeno per un certo tempo, reagiscono con manifestazioni di sofferenza. Scienza di base spesso perduta dall'adulto. Conoscenza, dunque, che può essere del semplice, dell'illetterato, del silenzioso, del mite, dell'umile. Il dotto, il bravo pensatore-parlatore può essere assai ignorante anche se sa tutto - può essere quindi assai violento, poiché l'ignoranza, la vera ignoranza e la violenza vanno a braccetto - per colpire con violenza un bambino devi ignorare che è un bambino, altrimenti ti è impossibile farlo, e così è per qualsiasi atto di violenza distruttiva.

Buon anno a te e a chiunque si trova a leggere qui.

rosso vermiglio ha detto...

Ho conosciuto Mancuso nella trasmissione di Augias" Le Storie". Presentava appunto questo libro che già quel giorno mi è parso interessante. Sarà uno dei prossimi acquisti, grazie per la conferma. Ciao Giò'

viola ha detto...

Bello questo post, dà parecchio materiale per riflettere. Grazie. E buon anno!

Sandra M. ha detto...

Ciao Giorgio, grazie per il passaggio da me e per gli auguri che ricambio di cuore. Sono un po' fuori fase ultimamente ma presto tornerò attiva....
BUON ANNO
Macca

Francesca ha detto...

Se Dio è Amore... Se anche un ateo può credere nell'Amore... allora un ateo in un certo senso crede in Dio...
Non c'è differenza fra l'ateo e il religioso se l'Amore e ciò che li accomuna!!!
Buon anno anche a te
Francesca

Lalique ha detto...

ciaoo felice anno nuovo

alessandra ha detto...

Mi hai fatto ricordare mio padre, stava studiando teologia ed era pronto per dare i voti, incontrò mamma e s'innamorò lasciando il seminario.
Amavamo camminare per boschi e valli discutendo di ogni cosa.
Un giorno gli chiesi cosa significasse per lui conoscenza e mi rispose :- approfondire il mondo della conoscenza significa poter salire sempre più in alto ed avvicinarsi a Dio-
Gli chiesi cosa significasse allora per i non credenti e mi rispose:- entrare sempre di più nell'immensità di se stessi ritrovarsi e raggiungere l'altro, significa amore, è la stessa cosa, Dio è uno dei nomi dell'amore ed la scienza a cercare di rispondere alle domande che ci poniamo sul creato, è ricerca di conoscenza, la scienza è amore.
Adorava la filosofia e spesso non riuscivo a comprendere i suoi concetti, se avesse avuto la possibilità di un blog ti avrebbe letto e commentato con molto piacere.

giorgio giorgi ha detto...

@alessandra: avrei sicuramente dialogato con tuo padre con molto piacere. Credo che tu sia stata fortunata ad avere un padre così.

alessandra ha detto...

Mio marito gli assomigliava molto. Ora mi sento un po' persa, nel senso che non riesco nella mia realtà a trovare persone con cui condividere un certo tipo di pensieri.
Questa comunicazione l'ho trovata nel Tuo spazio, quasi che qualcuno mi avesse portata in questo luogo dove si possono incontrare persone veramente interessanti. Grazie

Anna-Marina ha detto...

Anche mio padre è stato in seminario, poi un suo confessore gli disse: "meglio un buon padre che un cattivo prete". Ed eccomi qua, io e altri quattro fratelli. Papà diceva sempre che amare significa volere il bene dell'altro, anche e soprattutto nel sacrificio, forse come ha fatto Cristo per noi?

Graziana ha detto...

Giorgio, questo post è una miniera, nei contenuti, negli stimoli culturali e nei commenti dello stuolo di persone straordinarie che si sono aggiunte. Tornerò a rileggerlo, leggerò il libro, ne farò motivo di riflessione durante l' anno.
Buona Epifania!

Alberto ha detto...

perchè laicità e religione, mi sembra un discorso di valore e semplicemente aderente a quella che una volta era chiamata Ragione naturale.
Amore conoscenza libertà giustizia, naturalmente sono dei vuoti simulacri se non contestualizzate nella storia, e per farlo in maniera matura è necessaario tanto la scienza quanto il cuore. Il cielo dei desideri è popolato di idoli solfurei!