venerdì 18 novembre 2011

quando qualcosa nasce


Quando qualcosa è nato da poco, come questo blog, deve essere trattato con molta cura e delicatezza.

Non si può essere troppo rudi e non si possono avere troppe certezze; è meglio essere interiormente flessibili e osservare con attenzione e senza impazienza i piccoli mutamenti che avvengono: ad esempio i minuscoli movimenti del corpo di un neonato.

Bisogna proteggere le nuove creature da eventi stressanti troppo forti: il filo d'erba appena spuntato richiede condizioni meteorologiche tranquille per rafforzarsi e diventare robusto, evitando il rischio di essere sradicato dall'acqua o dal vento.
Anche un amore, all'inizio, deve essere trattato con estrema delicatezza.
Bisogna fare attenzione a non interpretare affrettatamente le parole e i gesti dell'altro, bisogna sapere che ciascuno è abituato a dare significati personali alle parole che usa e che la reciproca conoscenza si fonda sulla consuetudine, sulla somma di tante esperienze vissute in comune.

Quasi tutte le relazioni all'inizio sono fragili: le amicizie, ad esempio, si consolidano nel tempo, soprattutto quando si riescono a confessare e convidere gli aspetti meno brillanti e luminosi della propria personalità.
Anche il rapporto tra paziente e psicoterapeuta può avere bisogno di un certo periodo di rodaggio, perchè un'intesa profonda è spesso frutto di approssimazioni successive.


 
Ma è soprattutto quando qualcosa sta nascendo dentro di noi che dobbiamo essere sanamente materni, attenti e pazienti: quando sentiamo per la prima volta lo stimolo a fare qualcosa di nuovo, a incamminarci per una certa strada o ad abbandonarne una vecchia.
In quei momenti è fondamentale concedersi tempo per ascoltarsi con sincerità ed affetto, perchè il nuovo ha bisogno di spazi vuoti per poter arrivare alla coscienza: bisogna che la testa ascolti ciò che dice il cuore e non abbia la presunzione di decidere subito da sola.

Spesso è un sogno che, quando lo ricordiamo, ci porta uno stato d'animo nuovo, vitale e creativo, magari un sogno in cui la sognatrice è incinta o partorisce... Oppure quando si sogna di fare un viaggio in una zona sconosciuta della nostra psiche, un luogo per qualche motivo particolare, che ci dà sensazioni di gioia e benessere.

In ogni caso, qualcosa di nuovo nasce dentro di noi ogni giorno, perchè la nostra anima è una fonte continua di creatività, per cui bisognerebbe trovare tutti i giorni un po' di tempo, anche poco, per stare da soli con sè stessi, per ascoltarsi, per cogliere gli stimoli che la nostra anima ci manda, per coccolarsi un po' se è necessario, altrimenti corriamo il rischio di dimenticarci di noi, della nostra realtà più vera e di vivere una vita fondata esclusivamente sugli stimoli che ci mandano gli altri.

5 commenti:

Edoardoprimo ha detto...

Buona sera, Giorgio
Ottimo articolo. Una stringente coerenza. Complimenti.
Tuttavia,a questo punto mi chiedo: "Che senso a l'Aborto?

Un abbraccio vellutato. Edo
piesse: Io considero l'aborto un omicidio.

rosso vermiglio ha detto...

Mi piace quel suggerimento del "coccolarsi un pò". Direi che il tempo dedicato a noi stessi, in silenzio ed ascolto della nostra parte più intima, sia il tempo più ben speso per il nostro benessere globale.
buona domenica

Sandra M. ha detto...

Trovare tutti i giorni un momento per prendersi cura si se stessi...quando lo si dimentica o non ci si riesce si sta davvero peggio. A volte lo si fa per paura di non essere "bastanti"...
Buona settimana.

sabby ha detto...

è vero, le cose, tutte le cose, all'inzio in particolare, vogliono una cura particolare!!!

Federica G. ha detto...

...allora tra lo psicoterapeuta e l'insegnante non c'è molta differenza: perchè ci sia un "passaggio" di nozioni, perché ci sia apprendimento ci DEVE essere RELAZIONE. Anche in questo caso l'allievo deve necessariamente diventare un pochino fan del docente. Sto parlando di Apprendimento con la A maiuscola, non di nozionismo o quant'altro. Più ci si conosce, Giorgi, e più ci si scopre affini: il sesto senso dei nostri figli lo aveva già intuito un sacco di tempo fa. Quanta "magia" c'è nelle piccole pesti?